Il declino dell’Occidente con la sua retorica liberticida è sempre più inclinato ed evidente. Abbiamo cominciato con il Too Big to Fail, quando molta gente a causa della forte speculazione messa in moto dal mercato capitalista ha dovuto sopportare gli investimenti sbagliatissimi di una certa casta di ricchi, mai diventati poveri e, soprattutto, mai puniti per aver mandato il mercato occidentale allo sfacelo e aver messo sul lastrico milioni di persone.
Con il covid19, al contrario, ci siamo illusi della solidarietà che, allo stesso modo della retorica commovente della politica, delle multinazionali e dell’altruismo delle persone, ci hanno fatto credere realmente che la razza umana fosse cambiata in qualche modo. Niente di più sbagliato.
Gli slogan erano sempre gli stessi, “uniti si vince” e “andrà tutto bene”. Così abbiamo visto multinazionali arricchirsi con la vendita esponenziale di mascherine, disinfettanti, saturimetri e, infine, i vaccini. Gli stessi vaccini finanziati dagli Stati Uniti e Unione Europea che venivano venduti con un profitto del 2000% agli stessi stati sponsor sotto l’egida di enti, commissioni o politici prezzolati.
Per non parlare della sanità privata che, pur di farsi pagare ingenti somme di denaro dallo Stato, ha trattato i suoi pazienti come carne da macello.
Ma il vero “apice” della caduta e dell’imbecillità l’occidente lo ritrova nelle guerre, quella tra Russia e Ucraina, prima, e quella tra paesi Arabi e Israele, dopo.
Mai imparziale e sempre di parte l’opinione pubblica viene indottrinata a comando, distorcendo e ignorando informazioni, e così, mentre da una parte, si condanna Putin per essersi macchiato di azioni deplorevoli, dall’altra, si difende Netanyahu che è quasi peggio dello zar.
Tuttavia, la condanna di terrorista non vale se sei amico degli States e così fa nulla se bombardi case di civili e compi un massacro dopo l’altro, l’importante è che lo zio Sam faccia sventolare la tua fottuta bandiera nel suo Congresso.
Quindi ricapitolando, Putin è un animale per aver difeso i russofoni, nonché i suoi interessi, dai soprusi del governo di Kiev che ha stimolato la russofobia sponsorizzato da Washington e Bruxelles, lo zar viene considerato un animale perché ha messo in mano armi ad ucraini che venivano emarginati, reclusi e sviliti per le loro origini e la loro lingua dal loro stesso Stato e dai loro stessi concittadini, ed è stato tacciato di essere un animale per aver preso di mira prevalentemente soldati e per non aver raso al suolo città per il gusto di farlo. Ma il vero significato di animale glielo si dà poiché lo zar va contro gli interessi di Washington.
E Netanyahu???
Dall’altra parte, invece, troviamo l’Adolf Hitler ebreo, Benjamin Netanyahu, un presidente riconosciuto per la sua dottrina bellicista e per il suo odio nei confronti di tutto ciò che non è Israele.
Il presidente israeliano attuale è riconosciuto, dagli stessi israeliani, per essere un leader egoista, arrogante e prepotente. Un vero tiranno.
Oggi, il governo israeliano è accusato di aver svolto diverse pulizie etniche e di aver eretto un muro di separazione alto 8 metri e lungo centinaia di chilometri, dichiarato illegale da una sentenza della Corte di Giustizia internazionale.
Inoltre, dal 2007 invece, l’avvio del blocco israeliano sulla Striscia portò Gaza a trasformarsi nella più grande prigione a cielo aperto del mondo. Nel 2012 una dichiarazione delle Nazioni Unite aveva stimato l’inabitabilità di Gaza entro il 2020.
Ad oggi, con il 70% di disoccupazione giovanile, il 96% dell’acqua non potabile e un sistema sanitario precario, quell’ipotesi è diventata realtà.
A nulla sono serviti i moniti da parte dell’ONU, che ad oggi viene accusata di essere antisemita semplicemente perché si è permessa di criticare in maniera abbastanza dolce Israele.
Il governo di Netanyahu, al contrario, non ha mai concretamente dato inizio a un iter di interruzione dell’occupazione e delle sue politiche di discriminazione, ha invece più volte ostacolato e impedito l’ingresso di commissari ONU soprattutto all’interno della Striscia.
Sono molteplici gli israeliani che accusano “Re Bibi” di corruzione e di tirannia, e il massacro di Gaza potrebbe essere tranquillamente paragonato all’assedio di San Pietroburgo avvenuto per mano dei nazisti durante la seconda guerra mondiale.
Nessuno vuole accusare gli israeliani di essere nazisti, ma c’è un pensiero malato che si diffonde e che si propaga a macchia d’olio nello Stato d’Israele.
La disattenzione e il menefreghismo da parte del governo di Netanyahu nei confronti dell’attacco del 7 ottobre messo in atto dalle bestie di Hamas è stato proprio un atto voluto per stimolare questo odio irrazionale e questo pensiero marcio e radicale che si è affermato in Israele negli ultimi 20 anni e che vede Netanyahu e la destra radicale come leadership.
Serviva un casus belli per estinguere la Palestina e radere al suolo tutto. Ecco perché si è ignorato l’avviso egiziano, e adesso si spiega anche per quale motivo ci fossero stati così pochi controlli e militari in quella striscia di confine. Era tutto calcolato.
Ma date le premesse, come si può dire che la violenza perpetrata da Israele oggi sia giusta e necessaria?
Come si fa a non notare il massacro indotto e ingiustificato messo in atto da quel nazista di Bibi, come si fa a non dire che oggi Israele, che in due settimane di guerra ha ammazzato più bambini della Russia brutta e cattiva di Putin in due anni di conflitto, non possa essere chiamato Stato terrorista.
E’ stata commovente la scena di ieri, dove oltre 200 dimostranti del movimento ebraico Jewish Voice for Peace hanno mostrato striscioni con su scritto “Tregua adesso” e anche “non nel mio nome”. Ma il loro gesto esemplare, che dovrebbe essere da esempio a molti politici in giacca e cravatta, è finito con l’arresto.
E’ questa la libertà di manifestare che vi è nel nostro Paese. La stessa che tiene ostaggio il povero Assange da diverso tempo.
Da qualche anno a questa parte si è sviluppata una nuova forma di fascismo nel nostro amato occidente che sfrutta il caos creato dai media, dal main-stream e dai social network, caos atto a schernire, svilire e ad incitare l’odio nei confronti di chi non si assimila al sistema.
Quindi, se sei contro il business dei vaccini e ti fai qualche domanda sulla vera mission delle case farmaceutiche diventi di colpo un “No vax”, se sei per una soluzione in Ucraina che non veda per forza la sconfitta inverosimile di Putin fino all’ultimo ucraino diventi di colpo un putiniano e se sei un pacifista che vede delle ragioni nel radicalismo dei palestinesi diventi di colpo un’antisemita Pro Hamas.
É l’ipocrisia che fa pascere e nutre i nostri Paesi. A cosa serve festeggiare la giornata della Memoria se poi si continua a ignorare i palestinesi cacciati dalle loro terre secondo una volontà X che li ha costretti a vivere di stenti perché lo hanno deciso i potenti dell’epoca.
Per non parlare dei curdi, gli armeni, i prigionieri dei campi di concentramento libici e tutti i popoli vittime degli olocausti di oggi. Per loro nessuna pietà!