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La polemica sterile di Matteo Salvini

by Romano Franco

Nelle ore in cui si stà arrivando ad un punto d’incontro con l’UE, c’è chi cerca di instillare ancora una volta dubbi e attriti sui rapporti futuri con Bruxelles. Salvini, leader del Carroccio, durante una diretta Facebook dice: “Tanta delusione per l’egoismo, l’assenza, la lontananza di Bruxelles, di Berlino, di Francoforte, di Amsterdam”.

Poi aggiunge: “Leggo oggi che la von der Leyen ha chiesto scusa da parte dell’Europa. Era ora. Da parte dell’Europa ci sono tante parole, tanto fumo, ma zero fatti. Anzi ci sono tanti paesi come l’Olanda o la Germania che dicono di ricorrere al Mes, che significa tanti sacrifici, che significa patrimoniale. Non ci siamo: qualcuno nel governo, comincia a dire sì al Mes ma con condizioni diverse. Attenzione, governo avvisato mezzo salvato: Mai dire sì al Mes, perché poi cambiano le condizioni”.

Salvini parla giustamente dei condizionamenti capestro del Mes. Ma il Governo che ratificò il Mes era un Governo di centro destra di cui Meloni e Salvini erano alleati.

Ora che gli errori si debbano pagare mi pare ovvio, ma avere la memoria corta mi sembra addirittura strafottente e sfacciato. Quella che definiscono la “spada di Damocle” del Mes guarda caso è stato approvato in Italia proprio da quelli che un giorno si e l’altro pure minacciano rivolte e sollevazioni popolari. Una sorta di guerra ai mulini a vento.

Quando il leader della Lega smetterà con queste dichiarazioni pubbliche demagogiche, strumentali, distruttive e piene di polemiche inutili e devianti, sarà sempre troppo tardi. Questo è il momento di proporre soluzioni, in maniera univoca e costruttiva, avendo come collante l’appartenenza ad una grande Nazione e ad un grande Popolo che spesso sono stati avanguardia culturale storica e sociale del Mondo intero.

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