Salvini prima afferma che “se le regole Ue non cambiano, facciamo come gli inglesi”. Poi si corregge:”Lavoriamo per il Conte-exit, è questa l’emergenza per il paese”.
Proprio con il suo savoir-faire da illusionista e trasformista stile Copperfield, il leader della Lega prima parla e poi si smentisce nel giro di poche ore. E proprio come un ritorno di fiamma cerca di ripristinare una delle vecchie battaglie della Lega sul tema Europa, ma finisce col correggersi riprendendo il discorso che aveva cominciato due giorni fa: “La nostra priorità non è uscire da qualcosa ma la crescita economica”.
Il numero due della Lega, Giancarlo Giorgetti, aveva ribadito:”Noi non vogliamo uscire”.
Ma facciamo un breve briefing. Salvini in mattinata aveva dichiarato, durante una diretta Facebook dal Parco Sempione a Milano: “O l’Europa cambia o non ha più senso di esistere. Gli inglesi hanno dato dimostrazione che volere è potere. O si sta dentro cambiando le regole di questa Europa, oppure come mi ha detto un pescatore che ho incontrato a Bagnara, in Calabria, ragazzi allora facciamo gli inglesi, o le regole cambiano o è inutile stare in una gabbia dove ti strangolano”. Nel pomeriggio, a piazza San Babila, l’ex ministro fa un cambio di direzione per correggere il tiro: “Lavoriamo per cambiare le regole da dentro, se uno ti dice di no e ti prende a pernacchie, poi il popolo fa le sue scelte”.
Alessia Rotta del Pd dice: “La svolta moderata di Salvini è durata 48 ore. Chi nasce tondo non può morire quadrato, Salvini è tutto tranne che un moderato”.
Il giorno del tesseramento del 2020 il leader leghista è tornato a sfidare le Sardine che scenderanno in piazza a Roma. Il raduno, come da programma, è in piazza Santi Apostoli. Nello stesso frangente Salvini darà spettacolo all’Eur:”Mentre la Raggi e Zingaretti fanno i fenomeni, Roma e il Lazio indietreggiano. Vogliono cancellare i decreti sicurezza, ma andate al mare, andate in spiaggia a nuotare!”. È questo il messaggio che Salvini rivolge alle Sardine con un linguaggio semplicistico e scontroso. Mentre Giorgia Meloni, ieri, alla cena milanese con oltre duemila persone, aveva avvisato: “Per le Regionali la squadra funziona se si mantengono i patti”, e il capo della Lega ha replicato: “Il centrodestra ha il dovere di allargare, usciamo dai recinti dei partiti”.
Con questo cenno d’intesa vogliono mandare un segnale di coesione di un centrodestra sempre più coeso.