La guerra in Ucraina deve essere prolungata secondo il G7 e dopo l’appello del presidente Volodymir Zelensky, che ha invitato i Sette grandi paesi a fornire più armi all’Ucraina, il conflitto si appresterà a veder aumentare il numero dei morti e i kmq conquistati dall’armata russa.
Il capo di Stato di Kiev, in delirio guerrafondaio fin dallo scorso 24 febbraio, ha anche proposto finalmente che si tenga un “summit mondiale sulla pace”.
La riunione di ieri pomeriggio tra i capi di Stato e di governo di Gran Bretagna, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone e Stati Uniti anticipa un vertice ancor più importante, programmato per oggi a Parigi che è incentrato sulla crisi in corso da febbraio tra Russia e Ucraina.
Ma la solfa di Meloni non ammette modifiche rispetto alla visione di Mario Draghi sulla guerra. Armi, armi e ancora armi. “È fondamentale rimanere uniti nel pieno sostegno del G7 all’Ucraina, anche in campo economico e militare. Siamo chiamati a continuare a difendere il Paese dalla guerra di aggressione russa” ha detto, a quanto si apprende, la premier Giorgia Meloni, partecipando in videocollegamento alla sua prima riunione del G7, dopo quella d’emergenza andata in scena durante il G20 di Bali.
“Bisogna cominciare a pianificare la ricostruzione post-bellica dell’Ucraina” ha poi aggiunto la presidente del Consiglio, ribadendo che “rimaniamo impegnati sulle sanzioni alla Russia”, aggiungendo che “dopo le sanzioni sul petrolio russo, oggi più che mai serve uno sforzo internazionale sul gas”.
Ma la guerra in Ucraina non accenna a mettere un freno, anzi, i morti continuano ad aumentare, l’ucraina continua a perdere territori, le città vengono rase al suolo e l’inflazione in Europa continua ad aumentare colpendo le fasce più deboli.
Ma dal governo dei superficiali, un po’ come tutta l’Europa, le soluzioni scarseggiano e, ancora una volta, per mancanza di contenuti si continua a navigare a vista senza visione alcuna.