Home In evidenza Draghi non chiude e fa scaricabarile: ‘Panico e Caos? Colpa dei no vax’

Draghi non chiude e fa scaricabarile: ‘Panico e Caos? Colpa dei no vax’

by Romano Franco

Sono ore di fuoco e panico se il tuo nome all’anagrafe è Mario Draghi. Le nuove regole messe in atto in “fretta e furia” dall’esecutivo creano caos e perplessità ad una popolazione messa alle strette da un virus che, con le nuove cure e tecnologie, sta diventando un problema sempre più gestibile.

Il caos e il panico ingiustificato generato dai media e dai ferventi e faziosi partigiani pro vax, accostati per la stessa dose di imbecillità a quelli no vax, è ingiustificato e di certo non aiuta.

Le terapie intensive sono sature al 16/17% e la maggior parte della popolazione, quando contrae il virus, sviluppa poco più di un semplice raffreddore.

Tornare a pensare alle chiusure e alla reclusione non è più pensabile al giorno d’oggi dopo tutti i sacrifici fatti e con le nuove armi messe a disposizione.

L’autorità esercitata dal governo e lo sdoganamento di nuove regole, messe in campo con la scusa della situazione ingestibile, sono al limite dello Stato di Diritto e dello Stato liberale. E la sola minaccia di repressione di tali diritti, data pure dall’incompetenza dei nostri rappresentanti, è una condizione inaccettabile per i figli del pensiero libertario.

Ma il premier, nonostante i tanti tentativi vani, continua con la sua solfa da Marketing e sull’istruzione dice: “La scuola non va abbandonata. Nessuno degli altri paesi europei le ha mai chiuse. La Dad crea disuguaglianze”.

Molti presidi hanno denunciato di non essere in grado di gestire in maniera autonoma il ritorno degli studenti con l’attuale situazione pandemica.

Meglio un giorno in classe che 100 di Dad

“La scuola è fondamentale per la democrazia va tutelata, protetta, non abbandonata. Il governo ha la priorità che la scuola rimanga aperta in presenza. Basta vedere gli effetti della diseguaglianza tra gli studenti causati dalla dad per convincersi che questo sistema scolastico provoca delle diseguaglianza destinate a durare, che si riflettono su tutto il futuro della loro vita lavorativa, anche sul futuro lavorativo e salariale. Non ha senso chiudere la scuola prima di aver chiuso tutto il resto e non ci sono i motivi per farlo. Bisogna respingere un ricorso generalizzato alla Dad”.

Lo scarica barile

Poi, sulla pandemia che monta, Draghi non usa mezzi termini e punta il dito su chi, guarda caso, non ci amministra e non viene chiamato a prendere decisioni importanti: i No vax.

Un vero e proprio capro espiatorio elaborato ad hoc per il Bello, perfetto e profumatissimo Mario Draghi. “Non dobbiamo perdere di vista una costatazione: gran parte dei problemi che abbiamo oggi dipende dal fatto che ci sono dei non vaccinati. Quindi c’è l’ennesimo invito a tutti gli italiani che non si sono vaccinati  a farlo, anche con la terza dose”, è questo l’invito del premier.

“Lo abbiamo fatto sulla base dei dati, essenzialmente, che ci dicono che chi ha più di 50 anni corre maggiori rischi, le terapie intensive sono occupate per i due terzi dai non vaccinati. Siamo stati tra i primi ad adottare l’obbligo” di vaccino “per tutta una serie di categorie”, ma “ora la circolazione del Covid mette di nuovo sotto pressione i nostri ospedali, soprattutto per l’effetto sulla popolazione non vaccinata. È un quadro dove occorre colpire la pandemia, il virus con lo strumento più importante, il vaccino, accelerando, anche con hub aperti di notte. Nello stesso tempo bisogna cercare di non fare come l’anno precedente, quando si teneva chiuso tutto”.

“Il governo sta affrontando la sfida della pandemia e la diffusione di varianti molto contagiose con un approccio un po’ diverso rispetto al passato: vogliamo essere molto cauti, ma anche cercare di minimizzare gli effetti economici, sociali, soprattutto sui ragazzi e le ragazze, che hanno risentito delle chiusure dal punto di vista psicologico e della formazione”.

La decisione del governo è audace e ottimista e irrompe nel disagio come un raggio di luce e di speranza, nonostante i suoi molteplici limiti.

Ma occhio a trovare i capri espiatori. Se si dovesse fallire, l’alibi no vax non sarebbe più credibile, dopo aver messo un obbligo così blando per gli over 50. Occhio Draghi, l’Italia ha già mangiato la foglia.

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1 comment

CITI FABIANO 11 Gennaio 2022 - 19:04

Facile dare la colpa ai no Vax, quando in pratica non hai mosso un dito, vedi scuola, ma anche sanità e, il macello dei tamponi è davanti gli occhi di tutti.
Draghi è da tutti o, quasi chiamato l’ultima chance….. Non mi pare da stare molto tranquilli.

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