Home Cronaca Docente ucciso a Tarquinia: L’assassino confessa ma i misteri si infittiscono

Docente ucciso a Tarquinia: L’assassino confessa ma i misteri si infittiscono

by Redazione

L’omicidio consumato a Tarquinia, ai danni del biologo marino Dario Angeletti, non pare avere alcun senso, nonostante sia stato convalidato dal gip di Civitavecchia il fermo per Claudio Cesaris, il 68enne accusato del delitto.

Cesaris, che si trova attualmente in carcere, risulta essere vittima di diverse patologie e, secondo alcune fonti, ha confessato di aver premuto il grilletto ma ha giurato di non aver premeditato il delitto.

L’omicida pare fosse un ex collega dell’Angeletti. La sua carriera decollò dopo aver preso servizio nel Laboratorio di eco-etologia dei Vertebrati nell’università di Pavia.

Cesaris era un valido professionista e ha svolto importanti consulenze in Italia e all’estero, ha lavorato in Paesi come la Germania, Kenya e Yemen. Ha collaborato addirittura con l’Unione europea, il Ministero Affari Esteri, Regione Lombardia, e diversi Province e Comuni.

Inoltre, nel 2007, ha tenuto un convegno internazionale alla Rocca dei Papi di Montefiascone sulla “Fauna problematica, conservazione e gestione”.

Una carriera invidiabile e una conoscenza non seconda a nessuno per capire la causa e l’effetto di un omicidio. Ma, nonostante il killer abbia confessato, rimangono ancora oscure le motivazioni che hanno stimolato Cesaris a compiere quell’insano gesto e, nonostante la svolta, il mistero nella vicenda permane e, per il momento, il povero Angeletti si è ritrovato privato della propria vita senza motivazione alcuna.

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