- Fondi dell’UE per coprire le crescenti esigenze dei sistemi sanitari degli Stati membri a causa della pandemia
- Accumulo di scorte e distribuzione di forniture mediche in Europa
- Il pacchetto finanziario contiene fondi aggiuntivi, ad es. aiutare la Grecia ad affrontare le pressioni migratorie
Altri test, aiuto per medici e infermieri nella cura dei malati: il Parlamento ha approvato venerdì un aiuto dell’UE di 3,08 miliardi di euro.
I fondi dell’UE dovrebbero sostenere direttamente i sistemi sanitari negli Stati membri dell’UE nella loro lotta contro la pandemia di coronavirus. L’iniziativa dovrebbe consentire all’UE di acquistare forniture mediche urgenti, quali maschere e attrezzature respiratorie, attrezzature mediche di trasporto e pazienti nelle regioni transfrontaliere, finanziare il reclutamento di ulteriori operatori sanitari da distribuire nei punti di crisi in tutta l’Unione europea, nonché aiutare gli Stati membri a costruire ospedali da campo mobili.
Un totale di 3,08 miliardi di euro dal bilancio dell’UE sarà incanalato principalmente attraverso lo strumento di sostegno di emergenza (2,7 miliardi di euro) e attraverso soccorritore (380 milioni di euro).
Il pacchetto comprende fondi aggiuntivi per finanziare i voli di rimpatrio (45 milioni di euro) nell’ambito del meccanismo di protezione civile dell’UE per riunire le famiglie bloccate in paesi terzi, per fornire maggiori risorse al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (3,6 milioni di euro), ma anche per aiutare la Grecia ad affrontare le crescenti pressioni migratorie (€ 350 milioni) e sostiene la ricostruzione albanese post terremoto (€ 100 milioni).
Gli eurodeputati del Comitato del bilancio hanno già chiesto a marzo la mobilitazione dei mezzi finanziari rimanenti nel bilancio 2020.
Di recente, la Commissione ha proposto due progetti di bilanci rettificativi (DAB 1/2020 e 2/2020) come parte di una serie completa di misure volte a fornire sostegno nella lotta contro l’epidemia di COVID-19.
Lo strumento di sostegno di emergenza (ESI) è stato creato nel 2016 per far fronte al massiccio afflusso di rifugiati in Grecia.
Lo stock di capacità medica di rescEU sarà ospitato da uno o più stati membri. Lo stato ospitante sarà responsabile dell’approvvigionamento dell’attrezzatura. La Commissione finanzierà il 100% delle forniture mediche. Il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze gestirà la distribuzione delle apparecchiature per garantire che vada dove è maggiormente necessario.