Il premier, Giuseppe Conte, si sta adoperando per estendere il blocco del paese ai primi di maggio, con solo concessioni minime alle richieste delle imprese per consentire a più aziende di riprendere le normali operazioni.
L’Italia deve soppesare il crescente dolore economico delle restrizioni che stanno lentamente iniziando a contenere il contagio contro il rischio di rilassare i marciapiedi troppo presto e consentire una seconda ondata di infezioni. Mentre altri paesi, come Austria e Danimarca, hanno tracciato piani per allentare alcune delle loro restrizioni, l’Italia, insieme alla Germania, è la prima grande economia europea a farlo.
Le attuali misure di contenimento, che includono il divieto di tutte le attività economiche non essenziali e la chiusura della maggior parte dei negozi, sono attualmente in programma fino al 13 aprile. Conte è incline a mantenere sostanzialmente invariate tali restrizioni, secondo tre rappresentanti sindacali e commerciali.
Il premier dovrebbe annunciare la nuova estensione del blocco già venerdì, secondo due funzionari. Qualsiasi lieve allentamento sarà graduale e su base regionale, secondo i funzionari, che hanno rifiutato di essere nominati in linea con la politica.
L’Italia ha registrato un secondo aumento consecutivo del numero di nuove infezioni giovedì, con 4.204 casi rispetto ai 3.836 di mercoledì. L’aumento è arrivato durante un’ondata di test per scoprire casi precedentemente non rilevati, con quasi 100.000 test negli ultimi 2 giorni.
Il comitato di emergenza del governo di consulenti medici e scientifici sta lavorando per preparare il rilassamento del blocco, ha dichiarato in un’intervista Giovanni Rezza, capo del dipartimento di malattie infettive dell’istituto sanitario nazionale di Roma.
“Ci stiamo concentrando su questioni tra cui le professioni settore per settore e i rischi di contagio coinvolti”, ha affermato Rezza, membro del comitato. I consulenti stanno elaborando diverse categorie in base alle misure di protezione e in che misura le professioni comportano uno stretto contatto sociale.
Le imprese che potrebbero essere autorizzate ad aprire a partire dal 14 aprile includono librerie e cartolerie, produttori di macchine agricole, aziende forestali e forse venditori di vestiti per bambini.
“Di fronte a un’epidemia di questa proporzione, tenderei a fidarmi degli esperti virali”, ha detto il vice ministro delle finanze Antonio Misiani. “Prima prendiamo il controllo della situazione sanitaria, prima possiamo riavviare il motore economico”.
Affitti e bollette, incombono, debiti su debiti che si accumulano e il ritorno ad una vita normale è pare sempre più vicino ma mai destinato ad arrivare. Per colpa di gente incosciente ogni giorno questa pandemia fa perdere posti di lavoro, fa perdere capitali agli imprenditori è sta strozzando senza alcuna pietà il settore turistico. Per quanto ancora ne avremo? Fino a quando la gente potrà sopportarlo? Certo è che la frustrazione ci assale e ci perpetua ogni giorno di più la gente è arrivata ad un limite di sopportazione pronto ad esplodere, morire di fame imprigionati nelle case o morire per il virus il dilemma stà diventando sempre più incerto. La battaglia per la sopravvivenza è alle porte.