Home CHI SONO I SOCIALISTI Addio Falco Accame: Il militare patriota dal cuore socialista

Addio Falco Accame: Il militare patriota dal cuore socialista

by Redazione

Falco Accame è stato un ex deputato socialista, un superiore della marina e un vero patriota; e, purtroppo, ci ha lasciati tristemente la mattina del 13 dicembre 2021.

«Aveva 96 anni, ha avuto la fortuna di arrivarci ma la vita a quel punto è soltanto un equilibrio su una fune sempre più fine. Stamani ci siamo svegliati ma non c’era più» dice il figlio Carlo.

L’ex deputato è morto nella sua casa di Roma ma era originario di Firenze ove vi nacque il 17 aprile 1925. I funerali si terranno mercoledì alla parrocchia di Piazza dei Giuochi Delfici a Roma.

Il piccolo Falco venne cresciuto dai nonni poiché perse la madre prematuramente a soli tre anni di età; aveva un fratello Ferruccio (detto Bubi), morto da appena tre settimane.

I suoi studi vennero svolti dagli Scolopi a Firenze, poi, si trasferì a Venezia e infine entrò nell’accademia navale di Livorno. Col tempo, Falco, divenne un ufficiale della Marina e aveva anche inventato un sistema di sminamento, ma, in seguito, si dimise da comandante del cacciatorpediniere per una protesta coi vertici per la mancata tutela nei confronti dei sotto ufficiali.

Un uomo tutto d’un pezzo che si è sempre battuto per i diritti degli altri; e fu proprio allora che, Falco, decise che la sua vocazione per la difesa dei diritti avrebbe potuto dare più risultati in politica, e fu così che si iscrisse al Partito socialista dove vi entrò e, nel 1976, venne eletto come deputato.

Divenne presidente e vicepresidente della Commissione difesa, membro della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle commesse militari e, quando alcuni anni dopo non viene rieletto, fonda l’Anavafaf, l’Associazione nazionale assistenza vittime arruolate nelle Forze Armate e famiglie dei caduti, con la quale cerca di proteggere i militari e i loro familiari dai casi di nonnismo e dai tumori causati dall’uso di armamenti con uranio impoverito senza protezioni in varie missioni, dal Libano al Kosovo, l’Iran, la Somalia.

Negli anni ’90 venne poi coinvolto nello scandalo Mitrokhin, ovvero il corposo archivio dell’ex agente del Kgb Vasilij Mitrokhin che conteneva i nomi di presunte spie italiane al soldo dell’intelligence russa.

Un accusa giudicata dallo stesso Falco ridicola e vergognosa tanto che, i suoi amici più intimi raccontano, che quando a quei tempi rispondeva al telefono si presentava sempre con: “Pronto, sono la spia venuta dall’Est”.

Ha scritto diversi libri sull’esercito, sull’uranio impoverito e sul caso Moro, è stato anche Presidente onorario del Centro di iniziative per la verità e la giustizia (Civg) e vice-presidente del Comitato Seagull per la sicurezza in mare.

“Durante la sua vita ha sempre amato capire la molteplicità di elementi che generano la “realtà”, approfondire, analizzare partecipando attivamente alla vita pubblica del paese con articoli, proposte di legge, dibattiti manifestazioni. A 96 anni forse era venuto il tempo di lasciarci perché sentiva di non essere più in grado di combattere contro le ingiustizie”, conclude il figlio in una nota. Addio Falco, sei e rimarrai un esempio di virtù dal grande cuore socialista.

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