Home Cronaca Prime condanne sulle torbide vicende degli affidi illeciti a Bibbiano

Prime condanne sulle torbide vicende degli affidi illeciti a Bibbiano

by Rosario Sorace

Sembra passato un secolo dalle accuse sul “partito di Bibbiano” in cui i pentastellati, nella loro versione populista e giustizialista, strumentalizzarono gli affidi illeciti che sarebbero avvenuti in questa comunità accusando apertamente il Pd.

Ormai filano d’amore e d’accordo e queste polemiche d’altri tempi sono archiviate. Intanto, ora, siamo arrivati al processo e sono stati inflitti quattro anni allo psicoterapeuta Claudio Foti, mentre è stata assolta l’assistente sociale Beatrice Benati.

Nel contempo, sono stati rinviati a giudizio 17 su 22 persone indagate tra cui il sindaco Andrea Carletti. Foti è stato condannato per abuso d’ufficio e lesioni, mentre è caduta l’accusa di frode processuale.

Esce invece di scena dal processo l’assistente sociale Benati che era accusata di violenza privata e tentata violenza privata.

Claudio Foti, psicoterapeuta, era il titolare del noto studio di cura torinese Hansel&Gretel e nel rito abbreviato per la vicenda degli affidi illeciti di Bibbiano e della Val d’Enza è stato appunto condannato a 4 anni mentre la procura aveva chiesto sei anni di condanna per le accuse di abuso d’ufficio, frode processuale e lesioni gravissime.

In quest’ultimo reato era formulato una presunta alterazione psichica di una paziente. “E’ caduta l’accusa di frode processuale”, hanno affermato gli avvocati di Foti: “Ricorreremo in appello”.

Il Gup di Reggio Emilia ha rinviato a giudizio il sindaco Pd di Bibbiano Andrea Carletti per abuso d’ufficio, che è stato prosciolto dalle accuse di falso.

Tale processo dovrà verificare se vi siano stati procedure illegittime nell’affidamento dell’appalto relativo al servizio terapeutico di cura dei minori da parte dell’Unione dei Comuni.

“La sua posizione – dice Giovanni Tarquini, avvocato di Carletti – è stata ulteriormente alleggerita”.

L’unica condanna del Comune è Cinzia Magnarelli, assistente sociale dell’Unione Val d’Enza, che ha confessato di avere commesso reati ed è stata accusata di falso ideologico e frode processuale, che ha chiesto e ottenuto il patteggiamento ad un anno e otto mesi con la pena sospesa.

Adesso, gli avvocati di Foti, Giuseppe Rossodivita e Girolamo Andrea Cuffari affermano con determinazione che lo psicoterapeuta è “assolutamente estraneo e innocente. Il trattamento avuto nei suoi confronti ricorda quello riservato a Enzo Tortora, poi assolto in Corte d’Appello. E’ una sentenza che non sta in piedi dal punto di vista giuridico e ha un carattere ideologico. La psicoterapia è stata definita eccellente, questo processo è stato paragonato in una perizia a quello di Galileo Galilei perché è stata messa sul banco degli imputati come ‘la psicoterapia del trauma’”.

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