Home In evidenza PNRR, Paolo Gentiloni: “Intervenire sulla giustizia, la concorrenza e sulla pubblica amministrazione sarà fondamentale”

PNRR, Paolo Gentiloni: “Intervenire sulla giustizia, la concorrenza e sulla pubblica amministrazione sarà fondamentale”

by Redazione

Il Commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, intervenendo in video conferenza dice: “Portare avanti i piani per il recovery sarà molto impegnativo, in particolare per quei Paesi che ricevono in rapporto al Pil le risorse maggiori. Sono talvolta quei paesi che hanno maggiori difficoltà nell’assorbimento delle risorse europee. Quindi, sarà un impegno notevole e tra 4 o 5 anni capiremo se questa scommessa sarà vinta. Se sarà cosi potrà anche cambiare il destino dell’Unione europea”.

Non mancano neanche le cerimonie in pompa magna al premier Draghi: “Mantenere gli impegni” da parte dell’Italia sul Pnrr “sarà fondamentale, ma anche difficile. Ci sono condizioni favorevoli con un ampia maggioranza parlamentare guidata dall’uomo giusto al momento giusto, e cioè Mario Draghi” ha sottolineato Gentiloni.

“Per quanto riguarda le riforme – ha aggiunto – indubbiamente c’è un collegamento tra il piano di Recovery e le riforme. La commissione europea ogni anno emette delle raccomandazioni ai vari Paesi per le riforme: questo non vale soltanto per l’Italia, ma per tutti gli stati. L’Italia si propone nel piano di Recovery – ha sottolineato il commissario europeo all’Economia – di intervenire in alcuni settori penso alla giustizia, la concorrenza, al settore degli appalti pubblici e della pubblica amministrazione, al fisco. Tutte grandi questioni le cui riforme non saranno scritte a Bruxelles ma quest’ultima condizionerà l’erogazione delle risorse al raggiungimento degli obiettivi. Mantenere questi impegni – ha ribadito Gentiloni – sarà fondamentale, ma anche difficile”.

Nelle ultime 24 ore la procedura per l’approvazione del Pnrr italiano è partita ufficialmente. Secondo quanto si apprende, la Commissione ha lanciato la cosiddetta ‘procedura scritta’, cioè quel metodo di approvazione che non prevede la riunione fisica del collegio dei commissari ma solo l’ok dei gabinetti in forma appunto scritta. Non sono attesi ulteriori commenti al testo, che quindi dovrebbe essere approvato definitivamente entro 24 ore, durata standard dell’iter di approvazione.

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