Home Attualità Matteo Salvini getta la maschera da “bravo ragazzo” e ritorna più agguerrito che mai

Matteo Salvini getta la maschera da “bravo ragazzo” e ritorna più agguerrito che mai

by Romano Franco

Della serie: A volte ritornano! E’ la solita tiritera targata Matteo Salvini. Dopo essersi fatto vedere con una maschera europeista, progressista e, di tanto in tanto, anche pacifista, in molti si stavano quasi illudendo che il giovane Matteo fosse maturato per poter diventare un moderato ed ereditare quel centrodestra rimasto sempre più senza una guida; mentre Berlusconi si sta allontanando pian piano dal panorama politico.

In molti hanno pensato: “Un homo novus insomma?! sbagliato! Ed ecco allora che il leader del Carroccio rientra nei suoi ranghi, mentre la magia targata Mario Draghi si fa sempre più rarefatta e sta perdendo, col tempo, i suoi effetti; complice anche una maggioranza che in nessun altra circostanza si sarebbe mai potuta ritrovare a lavorare insieme se non fosse per il fatto che il covid ci abbia spremuto e stancato “quasi” più della nostra classe dirigente.

Cercando di presentarsi come un mediatore della ddl Zan mentre si accorda in Europa con Orban, non proprio un sostenitore delle leggi a tutela delle minoranze, utilizza gli europei di calcio per attaccare il suo acerrimo nemico Letta.

E così, dopo mesi passati ad interpretare la parte del “bravo ragazzo”, ritorna con i suoi attacchi denigratori durante l’Assemblea nazionale di Noi con l’Italia.

“Letta? Quel ragazzo vive male – dice il segretario della Lega – vive male gli europei di calcio, si preoccupa se uno si inginocchia, segni di testa, lo ius soli, il ddl Zan… forse Letta si alza la mattina e attacca me e la Lega per tenere a bada le sue 18 correnti visto che non ha un partito ma 18 partiti diversi”.

E poi, in merito alle accuse di quasi tutta l’Europa, difende il suo “amicone di una vita” Viktor Orban dicendo: “Ricordo che Von der Leyen è stata eletta con i voti di Ungheria e Polonia quindi se la risolvano tra di loro, non voglio commentare ciò che accade all’estero, mi occupo di Italia”, come se l’Europa fosse una realtà totalmente estranea all’Italia.

“Von der Leyen è lì con i voti del Pd e di Orban, quindi è un problema interno alla cosiddetta ‘maggioranza Ursula’ e se la risolvano da soli”, ribadisce il segretario del Carroccio.

La politica superficiale non dura molto senza creare nemici da abbattere ogni giorno, anche se fanno parte della tua stessa maggioranza. Matteo Salvini questo lo ha capito bene e, dopo aver subito un’emorragia di voti a favore della Meloni, è ritornato con la sua vecchia strategia di una politica di odio e discriminazione, cosa che la sua compagna di Fratelli d’Italia non ha mai abbandonato. Si preparino i vari Fazio, Saviano, il Papa, l’Europa, immigrati e Joe Biden: Matteo Salvini è tornato!

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