Home Approfondimenti L’Italia ultima in Europa per libertà di stampa e informazione

L’Italia ultima in Europa per libertà di stampa e informazione

by Rosario Sorace

Oggi è la Giornata mondiale della libertà di stampa e l’Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, ha fatto un’affermazione che può sembrare banale, sacrosanta e condivisibile: “La libertà di stampa è un pilastro delle società democratiche, che possono prosperare solo se i cittadini hanno accesso a informazioni affidabili e fanno le proprie scelte con cognizione di causa” e l’Ue è “determinata a fare di più, in Europa e altrove”.

E il rappresentante Ue ha proseguito dicendo che “oggi più che mai è essenziale che gli organi di informazione siano liberi e indipendenti, ma la libertà di stampa continua ad essere minacciata. I giornalisti continuano a lavorare in condizioni molto difficili: solo per aver svolto il loro lavoro, molti di loro vengono infatti sottoposti a pressioni finanziarie e politiche sempre più forti, messi sotto sorveglianza, cadono vittime di condanne arbitrarie a pene detentive o di atti di violenza. Secondo l’Osservatorio dell’Unesco, dal 2020 ad oggi sono stati assassinati 76 giornalisti, molti di più, in tutto il mondo, hanno subito arresti, vessazioni o minacce. Preoccupa particolarmente la violenza di genere nei confronti delle giornaliste”, continua così la dichiarazione di Borrell e si sostiene che “nel 2020 più di 400 giornalisti hanno beneficiato del meccanismo dell’Ue per la protezione dei difensori dei diritti umani, mentre in molte regioni l’Ue ha portato avanti importanti azioni a sostegno dei giornalisti, dei media indipendenti e della lotta contro la disinformazione nel contesto della pandemia”.

Quindi anche l’Italia celebra la ricorrenza istituita nel 1993 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite che colloca il nostro Paese al 41esimo posto per la libertà di stampa e persino ultimo in classifica in Europa poiché conta 20 giornalisti sotto scorta, e, dunque, si registra un primato davvero poco lusinghiero quello del nostro Paese. Inoltre nell’ultimo rapporto di Reporter senza frontiere in 130 Paesi nel mondo l’esercizio del giornalismo “vaccino principale” contro la disinformazione è “totalmente o parzialmente bloccato”.

In questa giornata interviene anche il Presidente della federazione Nazionale della Stampa, Beppe Giulietti, che a Trento durante una manifestazione organizzata con Comune, Assostampa del Trentino Alto Adige e del Veneto, Articolo 21 e associazione Supolka ha detto: “Porteremo al presidente della Camera Roberto Fico il dossier sui giornalisti intercettati dalla Procura di Trapani, sui cronisti minacciati, sulle querele bavaglio e sull’equo compenso degli ultimi, perché non è possibile che ci siano giornalisti che guadagnano cinque euro lavorando in contesti di pericolo e precarietà. Chiederemo alle istituzioni e alle forze politiche che, assieme alla solidarietà, si dia approvazione alle norme ferme da vent’anni, perché chi colpisce i cronisti colpisce il diritto dei cittadini di essere informati”.

Questa manifestazione di Trento è stata dedicata ai dodici giornalisti bielorussi che sono stati incarcerati per aver raccontato le proteste contro il presidente Aljaksandr Lukasenka. Altre manifestazioni e iniziative sulla libertà di stampa ed informazione si sono svolte in numerose città italiane e appunto a Milano il collettivo artistico PXLs ha realizzato un’opera “calpestabile” con 75.000 pagine di giornale che hanno rivestito il pavimento della Stazione Centrale: “Non è una provocazione – ci spiega il portavoce del collettivo di Blu-PXLs, – ma un invito a riflettere su quello che leggiamo e su come le informazioni ci raggiungono, in modo sempre più pervasivo. Nessun lettore di giornale si domanda abitualmente dove stia la verità. Anche quando le notizie, come questa nostra opera, vengono manipolate, ignorate o calpestate”.

Anche sul periodico Orizzontescuola il Coordinamento nazionale dei docenti della disciplina dei diritti umani ha rimarcato “con forza l’altissimo valore civile di una giornata così significativa”. Ora su richiesta dei docenti della scuola secondaria italiana si svolge la seconda edizione del progetto #Inchiostrolibero che punta a guidare gli studenti nella realizzazione di un breve video in ricordo dei giornalisti Giancarlo Siani, Ilaria Alpi, Antonio Megalizzi e Daphne Caruana Galizia.

Infine il Movimento Mezzopieno invita i professionisti dell’informazione a diffondere e pubblicare notizie, approfondimenti, reportage e storie costruttive che come prevedano le regole della stessa deontologia, siano prive di sensazionalismi, polemiche, fake news e possano aiutare il lettore a comprendere la realtà con un grado di consapevolezza e fiducia nel mondo e negli uomini.

Potrebbe interessarti

Lascia un commento