Home Attualità L’assassino di Robert F Kennedy verso la libertà vigilata, dopo 52 anni di carcere

L’assassino di Robert F Kennedy verso la libertà vigilata, dopo 52 anni di carcere

by Freelance

Di Gaia Marino

Una commissione per la libertà vigilata californiana ha votato per concedere la scarcerazione all’assassino del candidato presidenziale democratico Robert F Kennedy nel 1968.

Sirhan Sirhan ha scontato 53 anni di carcere per aver sparato al favorito alle presidenziali dopo un discorso in un hotel di Los Angeles, alterando probabilmente il corso della storia. Il voto, stabilendo che non sia più una minaccia pubblica, non garantisce necessariamente che sarà libero. La decisione ora spetta al governatore californiano Gavin Newsom.

Il democratico è attualmente alle prese con una campagna elettorale.

“È passato più di mezzo secolo”, avrebbe detto Sirhan ai commissari per la libertà vigilata. “Quel ragazzino impulsivo che ero non esiste più.”

“Il senatore Kennedy era la speranza del mondo, ho ferito tutti e mi addolora sperimentare la consapevolezza di un atto così orribile”, ha aggiunto secondo l’Associated Press, l’unica agenzia di stampa alla quale è stato permesso di partecipare alla sua udienza per la libertà vigilata.

L’ufficio del procuratore distrettuale locale di Los Angeles ha detto che non si muoveranno per opporsi al suo rilascio.

Ora 77enne, l’assassino di origine palestinese ha chiesto la libertà vigilata per la sedicesima volta. Ha detto che dopo il suo arresto aveva portato a termine il suo attacco per il sostegno dell’allora senatore agli aiuti statunitensi a Israele. In seguito ha detto di non avere alcun ricordo dell’attacco.

La decisione del consiglio è arrivata dopo che due dei figli di Kennedy si sono appellati al consiglio per la libertà vigilata per rilasciare l’assassino del padre.

“Credo davvero che ogni prigioniero che si scopre non essere una minaccia per se stesso o per il mondo dovrebbe essere rilasciato. Ho vissuto tutta la vita nel terrore di lui e del suo nome, ora sono grato perché vedo un essere umano che merita compassione”, ha detto Douglas Kennedy.

Di diverso parere sono invece l’ex deputato Joe Kennedy, Courtney, Kerry, Christopher, Max e Rory, nata pochi mesi dopo l’assassinio del papà, che scrivono: “Ha tolto il padre alla nostra famiglia e all’intera America. Siamo esterrefatti che sia stato raccomandato il rilascio”.

Potrebbe interessarti

Lascia un commento