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La Grecia richiederà la vaccinazione nei ristoranti al coperto

by Freelance

Di Mimmo Di Maggio

Dopo la Francia, anche la Grecia inizia a tutelarsi con regole ferree mentre monta la sempre più probabile quarta ondata. La Grecia richiederà ai clienti di ristoranti, bar e caffè al coperto di dimostrare di essere stati vaccinati contro il COVID-19, ha annunciato martedì il governo per combattere l’ondata di infezioni.

In base alle nuove normative, che rimarranno in vigore fino ad agosto, tutti i clienti dei bar e ristoranti al coperto dovranno essere seduti. Per chi pranza all’aperto non sarà richiesta la prova della vaccinazione o di un test.

“È fondamentale non dare l’impressione che stiamo perdendo il controllo della pandemia in modo che la nostra industria del turismo possa andare avanti e funzionare normalmente”, ha detto il ministro dello Sviluppo Adonis Georgiadis in una conferenza stampa.

“Il corso dell’economia greca dipenderà dal modo in cui rispettiamo le misure e controlliamo la pandemia”.

Un’applicazione lanciata dal governo, COVID FREE GR, che può scansionare i certificati di vaccinazione digitali europei o i risultati della PCR o dei test rapidi, sarà disponibile per gli stabilimenti per garantire la conformità.

I datori di lavoro del settore pubblico e privato avranno il diritto di chiedere ai dipendenti se sono stati vaccinati.

La Grecia sta scommettendo su un rilancio del suo settore turistico quest’estate, ma è preoccupata per un’ondata di infezioni guidate dalla variante altamente contagiosa del Delta. Finora circa il 41% dei greci è completamente vaccinato, mentre i turisti devono dimostrare di essere stati vaccinati o presentare un test PCR negativo per entrare nel paese.

Lunedì la Grecia ha riportato 2.065 nuove infezioni da COVID-19 e 10 decessi, portando il numero totale di infezioni dal primo caso rilevato nel febbraio dello scorso anno a 440.872 e il bilancio delle vittime a 12.802.

Il conteggio giornaliero potrebbe raggiungere i 3.000 martedì, hanno detto i funzionari.

Il ministro della Sanità Vassilis Kikilias ha affermato che il personale delle casa di cura avrà tempo fino al 16 agosto per ottenere almeno una prima dose, una misura obbligatoria annunciata lunedì dal primo ministro.

Lo stesso sarà richiesto al personale medico e infermieristico di tutti gli ospedali, cliniche e centri diagnostici entro il 1° settembre. Chi si rifiuta di ottemperare non potrà lavorare e non verrà retribuito. Le cliniche scoperte a violare la misura dovranno affrontare una multa di 50.000 euro.

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