Home In evidenza Meloni accusa Salvini sul Mattarella Bis, ma chi è causa del suo mal pianga se stesso

Meloni accusa Salvini sul Mattarella Bis, ma chi è causa del suo mal pianga se stesso

by Romano Franco

La ferita di Giorgia Meloni è ancora troppo fresca e profonda per poter pensare ad un nuovo trait d’union con il Capitano. Il colpo alle spalle inflitto da Lega e Forza Italia ha lasciato Fratelli D’Italia a bocca asciutta.

Ma non ci sono innocenti nella vicenda. Il pressing della Meloni su un nome ultra divisivo per la maggioranza Draghi, formata anche dai suoi alleati, la dice lunga sulla presa di posizione della deputata di Fratelli d’Italia; intenta più a sfasciare che ad unire.

Ma la love story sovranista pare si sia arenata al momento dell’elezione di Mattarella e difficilmente potrà uscire da questo pantano.

Infatti, non sono per niente belle le parole di Giorgia Meloni quando carica a testa bassa contro la Lega e la sua proposta di fare una federazione di destra che abbia come modello il partito repubblicano.

“L’Italia affonda nella crisi economica, le famiglie e le imprese sono in ginocchio e le nostre coste sono prese d’assalto dall’immigrazione clandestina, ma i partiti che sostengono questo governo sono impegnati a dar vita ad alleanze e federazioni del tutto innaturali pur di sopravvivere. Per quanto tempo ancora avranno intenzione di tenere in piedi questo spettacolo indecoroso?”. Scrive sui social Giorgia Meloni.

“Il potere del popolo -assicura la leader di Fratelli d’Italia – è più forte delle alchimie di Palazzo. Ridiamo la parola al popolo italiano che in democrazia è sovrano”.

Quando due alleati hanno due ambizioni diverse e gli interessi non convergono, è abbastanza naturale che gli amici di oggi diventino i nemici di domani. Ed è quello che succede alla destra sovranista.

Meloni e Salvini, fino a ieri, si spalleggiavano portando avanti battaglie più per ideologia che per far fronte ad un bisogno della gente.

Le loro argomentazioni e le loro posizioni superficiali costruite sui problemi “fumosi”, da loro rimasti insoluti, sono sopravvissute fino a ieri; complice il fatto che questi problemi e soluzioni non si siano mai scontrati con la dura realtà, acerrima nemica del populismo.

Ma guardando attentamente le elezioni del presidente della Repubblica era ipotizzabile una rottura tra i due alleati, spinti da bisogni e necessità differenti.

Salvini, sicuramente, ha avuto un ruolo centrale nella trattativa e la colpa di non essere giunti subito ad una soluzione è da attribuire solo a lui.

Ma occhio a non far passare in sordina le responsabilità di Giorgia Meloni, che oggi si dice delusa e offesa. La capa di Fratelli d’Italia, infatti, ha avuto un ruolo determinante nel fallimento di Salvini e non ha poche colpe per quanto riguarda la rielezione di Mattarella.

E’ stata sua la pressione sul nome di Elisabetta Casellati, senza numeri; e sempre suo è stato il pressing su nomi ultra-divisivi per la maggioranza Draghi.

Salvini, dal canto suo, voleva preservare il governo fino all’arrivo degli attesissimi soldi del Recovery Plan che, se utilizzati bene, possono favorire un ritorno elettorale notevole.

Meloni, invece, non aveva assolutamente queste intenzioni e, puntare sul nome divisivo, avrebbe compromesso la maggioranza e avrebbe portato il Paese a nuove elezioni, nonché più poltrone per lei.

Che molti parlamentari abbiano votato Mattarella per preservare la loro posizione è vero! Ma, al contrario, pensare che Giorgia Meloni non fosse a lavoro per la conquista di più poltrone, è anche questa una gran cazzata.

Ognuno rivendica i propri interessi in Politica e questo vittimismo ingiustificato della Meloni non la estromette assolutamente dal banco degli imputati.

Ritrovarsi un alleato con obiettivi diversi non è una mossa lucida e non rispecchia assolutamente lungimiranza e acume politico.

La contraddizione e la superficialità della politica odierna è una manna per la nostra bella Italia, e Giorgia Meloni in questo è una vera leader.

Ma non è colpa di altri se certe situazioni non vengono analizzate con un minimo di ratio e di intelligenza, perché dice il detto: chi è causa del suo mal, pianga solo se stesso.

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