La mattanza prosegue senza tregua e la Giordania nel frattempo non nasconde il proprio dissenso nei confronti della crudeltà riversata contro l’intero popolo palestinese.
Il ministro degli Esteri Ayman Safadi ha appena rilasciato una dichiarazione in cui afferma che qualsiasi mossa da parte di Israele per imporre un nuovo sfollamento di palestinesi spingerebbe la regione nell’“abisso” di un conflitto più ampio.
“La furiosa guerra israeliana nella Striscia di Gaza rappresenta una punizione collettiva per oltre due milioni di palestinesi e spinge l’intera regione verso il baratro.
“Il fallimento della comunità internazionale nel fermare la guerra è un fallimento nel proteggere i civili innocenti che non possono trovare riparo o cibo. Il silenzio sulla guerra e sulla distruzione a cui è esposto il popolo di Gaza è silenzio su un’aggressione che priva gli abitanti di Gaza della loro umanità e del loro diritto alla protezione”.
“La comunità internazionale deve affrontare la guerra nella Striscia di Gaza secondo un criterio. I civili palestinesi non sono meno umani dei civili israeliani, e la guerra dichiarata da Israele mirata a eliminare Hamas uccide e sfolla palestinesi innocenti. Rifiutiamo lo spostamento dei palestinesi dalla loro patria e avvertiamo che il tentativo di Israele di imporlo spingerà l’intera regione verso un abisso”.
Il rischio che il mondo arabo si compatti e che si rivolti nei confronti della crudeltà ingiustificata e “no sense” del governo di Netanyahu, diversa ma forse più efficace di quella di Hamas, è altissimo. Se la comunità internazionale non ferma questa carneficina la guerra dalla Striscia potrebbe diventare in poco tempo una guerra mondiale.