Pillole Domenicali, le ultime novità in libreria: “PER TERRE E PER MARI”

Il mondo di oggi è il risultato dei vari processi migratori che si sono susseguiti nei secoli.

Di scottante attualità, il saggio di Massimo Livi Bacci, emerito professore all’Università di Firenze ed Accademico dei Lincei, pubblicato dalla società editrice Il Mulino, ricorda quindici migrazioni dall’antichità ai nostri giorni.

Se la mobilità umana è un fattore estremamente variabile nei tempi e nei modi in cui si verifica, gli “attori sociali” che l’hanno resa possibile, rispondono a logiche diverse.

La stanzialità è certo un fenomeno che affonda le radici in una idea di possesso territoriale condiviso. Quando la gente è costretta ad abbandonare questa “idea”, contribuisce al brulichio ed al formicaio umano.

Il mondo moderno e contemporaneo conosce i grandi flussi organizzati a causa delle loro economie e dei loro progetti di conquista.

La nascita del colonialismo europeo, sospinto dall’idea di una presunta missione civilizzatrice dell’ Europa, tutta da provare e da accertare, consolida il dominio.

Quest’ultimo, dopo il secondo conflitto mondiale del XX secolo, è sostituito rapidamente con altre forme di sfruttamento tipiche dei sistemi capitalistici.

L’arrivo della globalizzazione, ha dimostrato l’inadeguatezza delle istituzioni politiche ed economiche tradizionali, mentre il campo dei diritti civili, in certe parti del mondo, è ancora drammaticamente non rappresentato.

Con l’avvento del nuovo millennio, assistiamo increduli a nuove forme di sopraffazioni sui minori e sugli adulti.

La comunità internazionale dovrà prima o poi intervenire per porre fine alle tanti, troppe morti nel Mediterraneo. In queste ore una nuova guerra sul continente europeo, ci sorprende ed avvilisce.

Le politiche di dominio sono riprese, la brutalità dell’uomo sull’uomo si sta risvegliando.

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