Alla provocazione filo-putiniana del cavaliere rivolta nei confronti di Volodymyr Zelensky, il presidente dell’Ucraina risponde: “Ho sentito le dichiarazioni di Berlusconi – dice Zelensky – non lo conosco personalmente, forse dovrei mandargli qualcosa… Non so, che cosa gli posso regalare? Vodka? Ho una buona vodka. Se una cassa di vodka e’ abbastanza per portare Berlusconi dalla nostra parte, allora risolveremo finalmente questo problema”, ironizza il presidente ucraino.
Sebbene in molti riescano a percepire, come il cavaliere, le colpe di Zelensky e della Nato, oltre quelle di Putin ovviamente, nessuno si era mai spinto come Berlusconi a riconoscere le due Regioni ucraine come Repubbliche autonome; sposando al 100% la narrazione russa e riconoscendo il Referendum effettuato in quelle regioni.
L’uscita dell’ex presidente del Consiglio mette in imbarazzo il governo e la maggioranza che, con un colpo di spugna, cerca di mettere fine al più presto alle polemiche organizzando un viaggetto a Kiev.
In molti del governo cercano di dare colpa all’età e alla spiccata demenza senile di Berlusconi ma tutti sanno che il suo amore per Putin, come la propensione per le figure di melma, è sempre stato il punto debole del Cavaliere.