Von der Leyen afferma che l’Ue risponderà ai sussidi verdi degli Stati Uniti

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato domenica di essere determinata a contrastare le sfide dei sussidi statunitensi per le tecnologie verdi e ad accelerare una legge attualmente bloccata sull’eliminazione graduale dei motori a combustione dal 2035, con una politica fatta più di parole che di fatti.

Recandosi al cospetto del cancelliere Olaf Scholz e al gabinetto tedesco all’inizio di un incontro di due giorni vicino a Berlino, von der Leyen ha affermato che l’Inflation Reduction Act (IRA) degli Stati Uniti apporterà enormi agevolazioni fiscali per le tecnologie pulite prodotte negli Stati Uniti.

“Abbiamo discusso le nostre risposte: negoziati con gli Stati Uniti sull’interpretazione della legge, investimenti nostri e processi più rapidi”, ha detto ai giornalisti a Meseberg vicino a Berlino.

Con l’inizio del conflitto in Ucraina e le conseguenti sanzioni, unite alla scarsità di materie prime, i costi dei beni di prima necessità in Europa sono diventati quasi inaccessibili.

La guerra e la chiusura del mercato orientale hanno portato gli Stati Uniti a fare guadagni esponenziali, grazie alla vendita europea di Gpl, diserbanti, mangimi e altro.

Il conflitto ha portato denaro sonante nelle casse americane; entrate che sono state rese possibili proprio grazie alla crisi europea delle materie prime dovuta al conflitto in Ucraina.

Tutti lo pensano ma in pochi dicono quanto gli Usa si stiano arricchendo proprio sulle spalle degli alleati europei, costretti a sostituire le materie prime che in precedenza arrivavano proprio dalla Russia.

Ma oltre al danno di far pagare all’Europa quasi il quadruplo rispetto alla vendita interna, gli Usa hanno anche investito nel green mettendo in difficoltà il Vecchio Continente che vede la sua industria delocalizzarsi in Paesi dove tutto costa di meno. Tipo Cina e Usa.

Le case automobilistiche elettriche europee avevano avuto accesso ai vantaggi fiscali statunitensi, ma l’UE doveva garantire che ne beneficiassero anche nei segmenti delle batterie e dei componenti delle batterie, dove erano necessari ulteriori colloqui con Washington, dice la Leyen.

Un’azione legislativa europea entro due settimane proporrebbe di sbloccare gli aiuti e i fondi europei finora non utilizzati per la transizione verde, ha affermato. Senza specificare bene quando e come si intende procedere.

Una relazione della Commissione sulla competitività, prevista allo stesso tempo, aiuterebbe ad abbassare le barriere all’interno del mercato interno dell’UE e ad affrontare la carenza di manodopera specializzata, che von der Leyen ha definito un “freno alla crescita”.

Separatamente, fresca di accordi commerciali con la Nuova Zelanda e il Cile, l’UE sta cercando accordi con l’Australia, il Messico e il blocco latinoamericano del Mercosur entro la fine del 2023, ha affermato.

Scholz e von der Leyen hanno affermato che si stanno studiando accordi commerciali anche con l’Indonesia e l’India.

Commentando il ritardo nella cessazione delle vendite di nuove auto che emettono CO2 nell’UE nel 2035, dopo che la Germania ha messo in dubbio il suo sostegno alla politica, ha affermato che i problemi potrebbero essere risolti.

“Deve essere in equilibrio con i nostri obiettivi climatici sui quali c’è un accordo”, ha affermato. “La discussione è costruttiva”.

Von der Leyen ha anche affermato che l’UE sta monitorando attentamente se la Cina si attiene agli impegni di non aiutare ad armare la Russia nella guerra in Ucraina. “Lo stiamo monitorando ogni giorno”, ha detto. Ma, in tutti i casi, si spera che questo scenario non si verifichi mai.

La chiusura del mercato cinese non servirebbe in alcun modo ad isolare la Cina, visto che ad oggi Pechino è l’unica superpotenza al mondo che dialoga e commercia più o meno con tutti, ma, al contrario, otterrebbe un effetto Boomerang e isolerebbe ancor più l’Europa per renderla sempre più una “colonia” sotto lo schiaffo degli Stati Uniti d’America.

Related posts

Catania, il Congresso di Fratelli d’Italia rielegge Alberto Cardillo, Presidente provinciale del Partito. Le prime indiscrezioni sulle candidature alle Europee

A Catania grande mobilitazione del Pd con un incontro “Un’altra Sicilia. Sanità, Scuola, Sviluppo”

Intelligenza artificiale: imparare ad imparare