Home In evidenza Vaticano: Il processo per frode riprenderà e l’accusa si muove

Vaticano: Il processo per frode riprenderà e l’accusa si muove

by Nik Cooper

Lo storico processo del Vaticano per frode e appropriazione indebita riprende martedì dopo una lunga pausa con l’accusa assediata sostenuta da due decisioni favorevoli in casi correlati da parte di tribunali svizzeri e italiani.

Il processo, in cui gli imputati sono accusati di frode e altri crimini relativi all’acquisto da parte del Vaticano di un edificio di lusso a Londra per 350 milioni di euro, è ancora impantanato in dispute procedurali.

L’udienza di martedì, solo la sesta da quando il processo è iniziato in mezzo a tanto clamore a luglio, probabilmente farà poco più che risolvere molte altre questioni preliminari, il che significa che il processo non inizierà sul serio fino a febbraio.

All’ultima udienza del 14 dicembre – durata solo 10 minuti – un frustrato presidente del tribunale Giuseppe Pignatone ha detto di sperare che la fase preliminare possa concludersi presto in modo che le udienze possano svolgersi più frequentemente.

Quattro dei 10 imputati originali sono stati temporaneamente rimossi dall’accusa in ottobre dopo che Pignatone ha trovato difetti nell’indagine originale.

Ha ordinato all’accusa di tornare indietro e ripetere l’interrogatorio dei quattro perché le fasi procedurali volte a proteggere gli imputati non sono state seguite la prima volta.

All’udienza di martedì, si dovrebbero annunciare con quali accuse si intende procedere contro ciascuno dei quattro.

Tutti e 10 gli imputati, incluso un cardinale vaticano un tempo potente, Angelo Becciu, hanno negato illeciti.

Gli avvocati di due broker italiani per l’investimento del Vaticano nell’edificio londinese – Raffaele Mincione e Gianluigi Torzi – hanno insistito sul fatto che i loro clienti non possono ottenere un processo equo in Vaticano.

Mincione ha aiutato il Vaticano a realizzare l’investimento originale nel 2014. Nel 2018, quando il Vaticano ha ritenuto di essere stato derubato da Mincione, si è rivolto a Torzi per cercare di prendere il controllo totale dell’edificio.

Il Vaticano ha accusato Mincione di frode, appropriazione indebita e riciclaggio di denaro. Torzi è accusato di truffa, estorsione e riciclaggio di denaro.

Questo mese, l’accusa ha ricevuto un impulso tanto necessario da due tribunali stranieri, che, pur pronunciandosi su casi correlati, hanno effettivamente respinto le affermazioni della difesa sulla presunta mancanza di equità nei confronti dei loro clienti nel sistema giudiziario vaticano.

Torzi è a Londra per combattere le richieste di estradizione sia dell’Italia che del Vaticano per presunti reati finanziari. In una decisione pubblicata questo mese, la Corte suprema italiana ha respinto le affermazioni degli avvocati di Torzi che attaccavano la credibilità del tribunale vaticano.

La Segreteria di Stato vaticana ha investito oltre 350 milioni di euro nell’investimento londinese. Il Vaticano è ora nelle fasi finali della vendita dell’edificio con una perdita dichiarata di 100 milioni di euro.

L’imputato più in vista è il cardinale Angelo Becciu, un ex vicesegretario di Stato che è stato licenziato da papa Francesco per presunto nepotismo prima dell’inizio del processo. Becciu è stato vicesegretario di Stato nelle prime fasi dell’operazione.

Potrebbe interessarti

Lascia un commento