“Get Brexit
done”. Questo uno dei cavalli di battaglia di Boris Johnson the “Big Winner” in
queste elezioni. Abbiamo dovuto attendere 32 anni. Era il 1987 quando i Tories,
sotto la guida della Lady di ferro, Margaret Thatcher, ottennero 376 seats. A
distanza di un trentennio, una strepitosa vittoria quella dei Conservatives, e in
primis di Boris Johnson, che portano a casa 365 seggi su 650 in Parlamento.
La Brexit è stata sicuramente l’oggetto vero di queste elezioni ed è servita a JoBo per irrobustire la sua maggioranza. Certo, i cittadini del Regno Unito sono stati chiamati giovedì 12 dicembre, a soli due anni di distanza dalle ultime consultazioni, proprio perché si stava innescando una “guerra” a colpi di “Leave” e “Remain” (Uscire o rimanere nell’Unione europea?).
Adesso non ci sono più dubbi. Boris Johnson, attivissimo sostenitore dell’uscita dalla Ue, potrà portare avanti il suo programma. “Un mandato per la Brexit, che noi onoreremo entro il 31 gennaio. Senza se e senza ma”. Queste le parole del Prime Minister nel suo primo discorso dopo la vittoria a Downing Street.
“Con l’uscita dall’Ue andremo fino in fondo e uniremo il Paese. Il lavoro comincia oggi”. È davvero deciso Johnson nel portare il proprio paese nel suo massimo splendore. Ma l’uscita dall’Unione europea e realizzare nuovi accordi commerciali internazionali non è il solo obiettivo. Johnson infatti vuole risolvere i problemi comuni che la sua gente deve affrontare quotidianamente: la sanità, le scuole, le comunità rurali in difficoltà e il degrado delle città.
La posta in palio era molto alta e se all’inizio si poteva pensare a una scarsa affluenza alle urne già dalle prime ore, si è capito che molti degli elettori avevano le idee chiare, nonostante l’affluenza si sia attestata al 67.17%, con un calo dell’ 1,49% rispetto al 2017.
Pesante sconfitta per il partito laburista, capitanato da Jeremy Corbyn, che ha ottenuto solo 203 seggi. E adesso si pensa già a sostituirlo. Esce il tweet #Corbynout ma è lo stesso leader del partito a chiarire che non lo guiderà alle prossime elezioni ma che resterà leader per “un periodo di riflessione”. E sulla sconfitta interviene anche John McDonnel, esponente di punta dei Labour: “È stato uno shock”. E aggiunge: “Sul futuro di Corbyn saranno prese decisioni appropriate”.
E non potevano mancare le congratulazioni giunte da oltreoceano. Il presidente Usa Donald Trump gioisce per la sua “grandissima vittoria!”. E scrive su twitter: “Adesso Gran Bretagna e Stati Uniti sono liberi di mettere a punto un grande nuovo accordo commerciale dopo la Brexit. Questo accordo ha il potenziale per essere il più redditizio di qualsiasi accordo mai siglato con l’Ue”.
Un nuovo inizio dunque per il Regno Unito. E allora good luck!