Home In evidenza Udc e Carroccio contro l’eutanasia. Privare diritti per difendere i valori cristiani è giusto?

Udc e Carroccio contro l’eutanasia. Privare diritti per difendere i valori cristiani è giusto?

by Romano Franco

La maggioranza si sta frammentando sempre di più; e i temi divisivi, dalla giustizia al ddl Zan, sono all’ordine del giorno. Ma c’è un nuovo scontro destinato a prendere banco, ed è quello sull’eutanasia.

“Il testo base si limita a riprendere le condizioni e i limiti per l’accesso al suicidio assistito che la Corte costituzionale ha individuato nella sua sentenza del 2019, quando dichiarò incostituzionale l’art. 589 c.p., invitando il legislatore a intervenire con sollecitudine per approvare una disciplina compiuta”. Il riferimento è alla sentenza della Consulta sulla condanna di Marco Cappato di due anni fa in seguito al suicidio assistito di Dj Fabo, e riguarda la definizione di morte volontaria medicalmente assistita, con la quale si intende il “decesso volontario, dignitoso, consapevole ed autonomo, con il supporto e la supervisione del Servizio Sanitario Nazionale”, dice il il dem Alfredo Bazoli.

Ma la strada per favorire l’eutanasia in Italia è tutta in salita, vista l’opposizione assurda ad un diritto già esistente in quasi tutti gli stati più avanzati in temi di diritto. A far barricata, ci sono come sempre le destre. Primo fra tutti c’è il Carroccio, che da sempre si dice difensore dei valori cristiani in uno Stato laico dal 1948.

Ma a fare spallucce alla legge vi è anche Paola Binetti, in forza all’Udc, che afferma: “La nuova legge sull’eutanasia in discussione alla Camera, e presto in arrivo anche in Senato, vuole definitivamente completare quanto già avviato con la legge sulle Dat (Dichiarazione Anticipata di Trattamento, cioè, un documento firmato anticipatamente che dà la possibilità ad un cittadino italiano di accettare o rifiutare trattamenti sanitari nell’eventualità in cui dovesse trovarsi ad affrontare una malattia)”.

“Diventano quindi nuovi diritti individuali – aggiunge la Binetti – la possibilità di stabilire il proprio sesso, e registralo all’anagrafe senza alcuna altra documentazione che la propria auto-definizione, e il diritto a togliersi la vita quando e come si vuole, senza conseguenze per chi faciliterà questo vero e proprio suicidio assistito” insomma, si vuole imporre una vera e propria preclusione ad una schiera di diritti per difendere i sacrosanti valori cristiani in uno Stato laico, oramai da diverso tempo.

Con quale diritto? verrebbe da dire. Si pensi alle cose serie piuttosto che buttare fango e precludere leggi a chi vuole porre fine alla propria discriminazione e alle proprie agonie. Basta con queste “inquisizioni”, il Medio Evo è finito da tempo. Avanti Italia!

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