Prosegue la lunga lista dei decessi da coronavirus negli Stati Uniti d’America. Siamo a quota 20mila morti e oltre mezzo milione di contagiati. Una cifra che porta gli States al vertice delle vittime superando anche l’Italia (19.468 decessi). Non si sono mai registrati così tanti decessi nelle ultime 24 ore. Si parla di 2.100. Lo Stato di New York rimane l’epicentro della pandemia. Il governatore Andrew Cuomo ha fatto sapere che il totale delle vittime, nello Stato di New York, ha raggiunto quota 8.627 con 783 decessi nelle sole 24 ore. Subito dopo c’è lo Stato del New Jersey con 54.588 contagi accertati.
Ma Trump non si arrende e il suo desiderio di riaprire il prima possibile permane nella sue mente. “Voglio riaprire gli Stati Uniti il prima possibile, ma saranno i dati a determinarlo”. Una dichiarazione supportata da esperti che gli diranno di volta in volta come sta procedendo la situazione e se davvero è il caso di riaprire oppure di potenziare il lockdown. E parla di un comitato per riaprire il Paese che sarà annunciato martedì.
Nel frattempo il presidente ha firmato un memorandum con il quale offre il suo aiuto all’Italia. Otto sezioni dove si evince l’impegno e l’assistenza verso il nostro Paese: “Uno dei nostri alleati più stretti e di vecchia data” che è stata “devastata dalla pandemia di Covid-19, che ha già causato oltre 18mila vittime, ha portato gran parte del sistema sanitario italiano sull’orlo del collasso e minaccia di spingere l’economia italiana in una profonda recessione”.
Ma Trump è molto chiaro: “La priorità del governo americano è prima di tutto nei confronti degli americani” ma “venire in soccorso dell’Italia aiuterà a combattere l’epidemia e mitigherà l’impatto della crisi dimostrando contemporaneamente la leadership degli Stati Uniti di fronte alle campagne di disinformazione cinese e russa”.
Nel memorandum si parla di apparecchiature e forniture mediche, la cui vendita da parte di aziende statunitensi all’Italia sarà favorita e che potranno anche essere “distribuite per motivi di sollievo umanitario”.
A disposizione anche 30mila tra personale militare e dipendenti degli Stati Uniti in Italia. Personale che fornirà aiuto nella costruzione di ospedali da campo, per il trasporto di carburante e alimentari e per servizi di telemedicina agli ospedali italiani. Di seguito le parole che ci sembra doveroso riportare anche per entrare in quell’atmosfera che lega l’Italia, il nostro ben amato Paese, agli Stati Uniti: “La Repubblica italiana, uno dei nostri alleati più vicini e antichi, è stata devastata dalla pandemia del Covid 19, che ha già preso 18.000 vite, portato il sistema sanitario sull’orlo del collasso, e minaccia di spingere la sua economia in una profonda recessione. Il governo italiano ha richiesto l’assistenza degli Stati Uniti. Nonostante la prima e principale responsabilità del governo degli Stati Uniti sia verso il popolo americano, andare in soccorso dell’Italia aiuterà a combattere l’epidemia del Covid 19 e mitigare l’impatto della crisi, dimostrando simultaneamente la leadership degli Usa davanti alle campagne di disinformazione cinese e russa, diminuendo i rischi del ritorno dell’infezione dall’Europa negli Stati Uniti, e mantenendo critiche filiere di produzione e distribuzione”.
Un ordine indirizzato ai segretari di Stato, Tesoro, Difesa, Commercio, Sanità e Sicurezza Nazionale; ai consiglieri per la sicurezza nazionale e l’economia; all’agenzia per la gestione dei disastri naturali Fema, all’Export-Import Bank, all’Agenzia per lo Sviluppo internazionale, e all’International Development Finance Corporation.
Nel testo non si parla di cifre tantomeno di cosa verrà effettivamente offerto, Ma l’impegno è massimo e totale.
Insomma, nonostante anche l’America stia profondamente soffrendo e piangendo le proprie vittime, Trump non rinuncia ad aiutare l’Italia. Sarà per proprio conto? Sarà per far prevalere ed evidenziare la super potenza che è, ma che importa. Adesso il nostro Paese non può e non deve rinunciare a tali aiuti, o come dice il ministro degli esteri Di Maio “l’Italia non ce l’avrebbe potuta fare da sola: la solidarietà internazionale dai nostri amici e partner nel mondo è stata cruciale. Gli Stati Uniti non sono secondi a nessuno. La generosità degli americani e del governo americano è stata notevole come dimostrato dalle donazioni che abbiamo ricevuto”.