Continua la campagna dei media contro il Presidente Trump. Secondo alcune indiscrezioni, alcune agenzie di intelligence statunitensi hanno “ripetutamente avvertito” il presidente dell’eventuale minaccia del COVID-19 all’inizio di quest’anno.
In un rapporto pubblicato lunedì, il quotidiano americano, Washington Post, ha citato alcuni funzionari, attuali ed ex, statunitensi, che hanno rivelato che Trump era stato allertato a gennaio e febbraio, anche se ha continuato a minimizzare la minaccia del contagio.
I ripetuti avvertimenti sono stati inclusi nel brief giornaliero del presidente, che per settimane ha seguito la diffusione del virus in tutto il mondo, sollevando l’allarme per le sue potenziali conseguenze.
Un funzionario ha riferito al quotidiano americano che da metà a fine gennaio il coronavirus veniva menzionato più frequentemente come uno degli articoli chiave del rapporto o come “aggiornamento esecutivo”.
Il primo caso di coronavirus negli Stati Uniti è stato segnalato il 21 gennaio e l’ingresso ai viaggiatori dalla Cina è stato bloccato il 2 febbraio.
Con l’evolversi dei casi, l’11 marzo è stato vietato il viaggio dall’Europa e due giorni dopo Trump ha annunciato l’emergenza nazionale.
Trump ha affrontato un maggiore controllo sulla sua risposta allo scoppio negli Stati Uniti, che si sta avvicinando a un milione di casi confermati.
Gli Stati Uniti hanno anche il bilancio delle vittime di coronavirus più alto del mondo con oltre 56.000 vittime.
Il presidente repubblicano ha cercato di spostare la colpa e ha attaccato la Cina e l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per la loro gestione del coronavirus.
Successivamente, Trump ha tagliato i finanziamenti per l’agenzia sanitaria delle Nazioni Unite, un passo criticato dalle Nazioni Unite e da altri leader mondiali.
Un portavoce della Casa Bianca ha contestato le affermazioni secondo cui Trump è stato lento ad adottare misure contro la pandemia.
“Il presidente Trump si è alzato per combattere questa crisi affrontando azioni storiche precoci e aggressive per proteggere la salute, la ricchezza e il benessere del popolo americano”, ha detto al Post Hogan Gidley.
“Supereremo questo momento difficile e sconfiggeremo questo virus grazie alla sua leadership decisiva”.
Un funzionario dell’Ufficio del direttore dell’intelligence nazionale (DNI), che è responsabile dei riassunti quotidiani del presidente, ha respinto le accuse. Ma qual è la verità?