E’ una politica alla frutta! E’ proprio il caso di dirlo quando si assiste alle stramberie del leader del Carroccio. Si perché, l’impavido Matteo Salvini, l’uomo che utilizza anche il più triste evento come strumento per farsi sentire e farsi propaganda, dopo aver speculato sulla morte di Franco Battiato definendolo, prima, “piccolo uomo”, e poi, “Grande Maestro”, adesso, come un tormentone che ritorna, sfrutta la religione ancora una volta come strumento politico.
Comportamento che ci dà l’idea di essere proprio disposto a tutto pur di vincere le future elezioni e affermarsi come leader “Maximo”.
Infatti, seguendo l’esempio dei grandi leader conservatori americani, Salvini utilizza Dio, Maria e Gesù per benedire il suo popolo. Alla vecchia maniera: ‘Che dio vi benedica e che dio benedica gli Stati U…. ehm, volevo dire l’Italia’.
E così, come un “mulo da soma”, non riuscendo a capire e a garantire il fatto che un leader non debba esprimere la propria preferenza religiosa in ambito di propaganda, poiché facendo parte di uno stato Laico un leader dovrebbe innanzitutto mostrarsi giusto, equo ed imparziale; invece, come un disco rotto, ci propina la sua solita solfa da “chierichetto” dell’ultima ora, dicendo: “Per me è una gioia, un’emozione, ho consacrato anche la salute, il futuro, la serenità del mio popolo al cuore immacolato di Maria. Questo è un luogo sacro, non esiste politica, non esiste lavoro, non esiste vita, senza valori, dal mio punto di vista senza fede. Sono per la libertà religiosa, di pensiero, di parola, do rispetto ma chiedo rispetto. L’Europa è nata qua, su questi valori può crescere, può guarire, può prosperare”. Lo ha affermato il segretario della Lega, Matteo Salvini, al termine di una visita al santuario di Fatima.
“Noi parliamo ai cuori, alle teste, alle donne e agli uomini. Ognuno -ha aggiunto il leader del Carroccio- ragiona con la sua testa, prega con il suo cuore e vota con la sua mano, non veniamo a chiedere o a togliere niente a nessuno, però testimoniano la nostra fede e ci tengo a farlo anche con le mie opere”, auto-elevandosi a Profeta o a Papa. Pensieri profondi, buoni e giusti arrivano dal capo del Carroccio. Peccato solo che siano mossi da opportunismo cosmico.
Perché il temerario Salvini ci vuol far credere anche a questo! Se Macchiavelli avesse conosciuto il leader della Lega lo avrebbe di sicuro annoverato tra i suoi governanti preferiti. Poiché il Matteo di estrema destra, proprio come il principe di Macchiavelli, non è necessario abbia tutte le qualità, ma deve, solo, sembrare che le abbia. E in questo Salvini ha emulato alla grande il principe di Niccolò Macchiavelli, lo ha emulato talmente tanto da farci credere che i problemi si risolvano con una bacchetta magica.
Bacchetta che, in mano ad un fenomeno come lui, trasforma tutto in soluzione con un “Puff”. In effetti qualche potere magico la sua bacchetta lo ha, solo lei riesce a trasformare un bontempone ciarlatano in un profeta onnisciente.
Si potrà pur far vedere devoto a Dio, Maria e a Gesù, ma di certo, visto tra le righe il suo atteggiamento, pare proprio si stia vendendo l’anima al diavolo pur di vincere le prossime elezioni.