Sono ore di panico e tensione a Roma durante lo sgombero, ordinato dall’autorità giudiziaria, dei locali del circolo futurista di Casapound Italia in via degli Orti di Malabarba, in zona Casal Bertone.
Durante l’intervento delle forze dell’ordine sono stati lanciati fumogeni e sono state fatte diverse cariche contro l’autorità.
I fascisti del movimento di estrema destra, una quarantina e per lo più a volto coperto, hanno lanciato contro i poliziotti petardi e bombe carta. Alcuni agenti sono rimasti feriti e diversi manifestanti sono stati identificati.
“Esprimo la mia solidarietà alle forze dell’ordine e alla Polizia locale, è una violenza inaccettabile”, dice il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. “Noi andremo avanti sulla strada della legalità- ha sottolineato -, non ci faremo intimidire e proseguiremo su questa strada. Faccio un plauso alle forze dell’ordine per il loro intervento ed esprimo la mia vicinanza agli agenti feriti e la condanna ferma di questi atteggiamenti violenti che per noi sono inaccettabili”.
Secondo la prefettura, sull’immobile del Circolo Casapound a Casal Bertone “gravava un provvedimento di sequestro preventivo emanato già mesi fa dall’autorità giudiziaria che si è deciso di portare ad esecuzione anche tenuto conto che nello stabile non risiedevano persone”.
Inoltre l’immobile, aggiunge la prefettura, oltre alla funzione di circolo culturale, serviva anche da locale per lo stoccaggio di materiale di un’attività imprenditoriale.
“Ancora poliziotti finiti in ospedale per un servizio di ordine pubblico. Ancora la violenza scellerata di chi pensa di poter imporre il proprio arbitrio sulle disposizioni e sulle regole dello Stato, infierendo su chi è chiamato a farle rispettare” afferma in una nota il segretario generale Fsp Polizia di Stato, Valter Mazzetti.
“Il frutto di una delirante mentalità – aggiunge – che vede nelle istituzioni il nemico da combattere e negli operatori in divisa l’ostacolo da abbattere. Una mentalità distorta in linea, ad esempio, con le scomposte dichiarazioni che abbiamo letto ieri a proposito dell’introduzione delle bodycam per le forze dell’ordine, che servirebbero per difendere i cittadini dagli operatori, nella speranza che essi non ‘riescano a sabotarle’! Incommentabile!”.
Infine, conclude Mazzetti, “si tratta di una mentalità diffusa, trasversale, che non ha colore politico né ceto sociale. Una mentalità pericolosa, che si traduce in continui attentati all’incolumità degli operatori, cui assistiamo quotidianamente senza che ci sia una risposta adeguata. I poliziotti non sono sufficientemente tutelati, sotto tutti i punti di vista. E anche l’introduzione delle bodycam, benché utilissime, non è risolutivo. Ciò che serve davvero è una risposta severa, seria e reale nei confronti di chi aggredisce i poliziotti. Si deve ristabilire l’ordine delle cose: la legge deve essere rispettata da tutti, il dissenso si può esprimere solo pacificamente, gli operatori in divisa fanno solo il proprio lavoro e non sono buttafuori da strada, resistenza e aggressione sono reati, sono gravissimi e possono avere conseguenze drammatiche”.