Abbiamo incontrato il compagno Andrea Turci, socialista romagnolo candidato nel consiglio comunale riminese nella lista civica “Rimini Futura con Jamil” sostenuta anche da “Azione con Carlo Calenda”.
1) Ciao Andrea, innanzitutto grazie per averci dato la tua disponibilità. Per cominciare, parlaci un po’ di te, chi è Andrea Turci?
Sono nato nel 1967, mio padre classe 1916 era minatore e mia madre classe 1923 lavorava la terra. Risiedo a Rimini da 21 anni e abito nel quartiere Padulli con mia moglie e nostro figlio. Da anni lavoro come impiegato tecnico in una nota azienda leader mondiale nel settore del wellness, oltre a essere rappresentante per la sicurezza dei Lavoratori. Sono Consigliere Territoriale in Uil e componente del Direttivo Uilm Metalmeccanici. Sono delegato e attivista sindacale per far valere i diritti di Lavoratori e Lavoratrici.
2) Grazie. Sappiamo che sei impegnato su vari fronti, cosa ti ha spinto nonostante tutti i tuoi impegni, a prendere parte alle prossime elezioni amministrative e soprattutto, di cosa ti occupi, quali sono le tue battaglie?
Sicuramente la mia priorità sono i diritti di lavoratrici e lavoratori e la tutela delle piccole attività economiche duramente colpite dalla crisi e dalle persone più emarginate della società: disabili, soggetti privi di sostentamento economico e precari.
3) Quali saranno le tue priorità in caso di vittoria o di eventuale tua elezione?
Continuare a rinnovare la città di Rimini senza perdere il contatto e l’attenzione ai bisogni delle persone. Le prime categorie a cui mi dedicherò se sarò eletto saranno: giovani, in particolari le giovani coppie, genitori di ragazzi con problematiche di salute o di inserimento sociale. E’ poi necessario aumentare il personale in forza all’ispettorato del lavoro per combattere l’illegalità e il lavoro nero, per questo bisogna coinvolgere le parti sociali (Sindacali e Associazioni d’Impresa).
4) CI sono state difficoltà nella tua scelta di candidarti? Mi spiego meglio, la tua famiglia e le altre persone che ti conoscono hanno accettato subito la tua decisione?
Sì mi hanno sostenuto perché sanno benissimo che da anni sono impegnato nel sociale, certo la preoccupazione è lecita da parte delle persone più vicine a me che conoscono la mia condizione di salute ma comunque, vedendo il mio entusiasmo nell’aiutare il prossimo e la forza che ne traggo, nessuno ha cercato di dissuadermi.
5) Quali pensi che siano le cose da cambiare e migliorare a Rimini, e quali invece non dovrebbero cambiare mai?
Per lo sviluppo del Territorio, anche Rimini deve declinare il patto per il Lavoro e per il Clima già sottoscritto dalla Regione Emilia Romagna, dalle Istituzioni e dalle associazioni Regionali. Non deve invece cambiare l’indirizzo riformista e innovatore che come socialista condivido appieno.
6) A proposito di cambiamenti, pensi che questa nuova esperienza ti cambierà? Se sì in che modo?
Sono consapevole che l’esperienza della campagna elettorale lascia qualcosa che è unico nella vita di una persona, allo stesso tempo però, dato il mio impegno pluriennale per il sociale, credo assolutamente che porterò avanti in ogni caso la mia battaglia, qualunque sarà l’esito elettorale. Contribuirò poi a rafforzare e cercare di portare nuove energie alla Sezione di Rimini del PSI, cui pur essendo neo iscritto, sono già fortemente legato.
7) Quale potrebbe essere un motivo per scrivere il tuo nome sulla scheda?
Come dicevo, per permettermi di proseguire la mia battaglia: come diceva Pietro Nenni: “Dare una mano a chi è rimasto indietro”. E sicuramente la voce di chi si trova in difficoltà, attraverso di me potrà avere l’opportunità di essere rappresentata. Il successo sta nel bene che facciamo.
8) Jamil, un riminese dal sapore internazionale, puoi raccontarci qualcosa sul candidato sindaco?
Jamil ricorda molto da vicino il Sindaco socialista di Londra Sadiq Khan. Le loro famiglie provengono da una zona geografica lontana ma vicina a noi come il Medio Oriente e hanno saputo integrarsi perfettamente nel tessuto sociale di città complesse ma dalle grandi opportunità come Londra, e, più in piccolo, anche Rimini, contribuendo ad arricchire le culture presenti nelle loro città. Città in profonda trasformazione che non devono dimenticare nessun cittadino.
9) Rimini Futura, solo il nome fa pensare al futuro, alla gioventù….. Che cosa avete da proporre ai giovani nel vostro programma e cosa i giovani possono insegnarvi?
In un mondo di grandi cambiamenti come lo è il nostro, sconvolto dalla pandemia e dai suoi effetti devastanti, occorre un vero e proprio aggiornamento delle priorità e dei bisogni della società. Sono tanti i giovani inattivi, non più inseriti in un percorso scolastico/formativo e neppure impegnati in un’attività professionale, a seguito della prolungata assenza dal mercato del lavoro o dal sistema formativo. Il reinserimento di queste figure fondamentali per la nostra società e il nostro Futuro è un obiettivo imprescindibile. Dai giovani invece dobbiamo imparare l’entusiasmo e la gioia nello scoprire il mondo con viaggi ed esperienze all’estero che hanno grandemente allargato la loro visione. Speriamo possano presto riprendere a farlo senza le problematiche legate al Covid.
10) In conclusione, ognuno di noi ha un eroe, un punto di riferimento, un esempio da seguire… Il tuo qual ė? Grazie.
Sicuramente Sandro Pertini, il primo e per ora purtroppo l’unico Presidente della Repubblica socialista, amato da tutti gli italiani per la sua figura di partigiano, di politico incorruttibile e sempre vicino ai bisogni del popolo e di “nonno” protettore di tutti gli italiani.