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Renzi: Ennesimo schiaffo targato Mario Draghi

by Romano Franco

E’ una debacle continua per il senatore di Rignano da quando si è giocato la carta Mario Draghi. Nonostante la sua esaltazione iniziale e la continua difesa delle politiche del “Dragone”, quello italiano, sono molteplici gli schiaffi in faccia subiti sino ad ora.

Ed è così che Matteo Renzi, dopo aver rinunciato al Mes e dopo aver messo da parte la nomina per quanto riguarda i servizi segreti, ecco che prende l’ennesimo smacco da parte dell’Esecutivo Mario Draghi dicendo addio per sempre al canone Rai in bolletta.

Quindi, l’imposta che tiene in vita la Tv pubblica, spalmata in 10 rate mensili da 9 euro l’una dalla riforma voluta da Matteo Renzi ai tempi del suo governo, verrà cancellata con un colpo di spugna dall’ex numero uno della Bce.

La scelta è stata obbligata per rispettare uno degli impegni presi con l’Unione europea come parte dell’accordo relativo ai miliardi del Recovery Fund concessi all’Italia. L’imperativo categorico dell’Unione europea era quello di togliere i cosiddetti “oneri impropri” dalla bolletta elettrica.

Nel Pnrr è stato lo stesso Draghi a promettere all’Ue la cancellazione dell’obbligo per i venditori di elettricità di “raccogliere tramite le bollette somme che non sono direttamente correlate con l’energia”.

Il canone Rai in bolletta venne introdotto dall’Esecutivo Renzi con la legge di Stabilità 2015 per arginare l’evasione dilagante dell’imposta sulla Tv pubblica. L’addebito sulle fatture emesse dalle società elettriche hanno però gonfiato le bollette, facendole apparire più care di quanto in realtà non fossero. Attirando le critiche dell’Ue.

Prima di allora il canone veniva versato in unica rata da 113 euro l’anno. Questa, è l’ennesima umiliazione da parte dell’Esecutivo Draghi nei confronti del redivivo Renzi che vanta ogni successo del governo come una sua vittoria personale. Forse alla fine della fiera, si spera che il povero Renzi capisca che la sua è, sì una vittoria, ma, una vittoria mutilata.

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