Francesco Rocca è il nuovo presidente della Regione Lazio e Attilio Fontana si conferma governatore in Lombardia.
Rocca, candidato del centrodestra, a scrutinio ha vinto con il 53,86% dei consensi.
Alessio D’Amato, assessore uscente alla Sanità della Regione Lazio nella Giunta Zingaretti, arriva secondo incassando il 33,50% delle preferenze. Donatella Bianchi, candidata del Movimento 5 Stelle, ottiene infine il 10,77% delle preferenze.
Fratelli d’Italia si conferma primo partito nel Lazio con il 33,61% dei voti. Secondo il Pd, con il 20,25%.
Attilio Fontana, presidente uscente della Lombardia, si conferma alla guida della regione. E’ quanto emerge dallo spoglio.
Il candidato del centrodestra si impone con il 54,67% dei consensi e 1.773.451 voti complessivi.
Al secondo posto Pierfrancesco Majorino, candidato del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle, al 33,94% con 1.100.903 voti.
Letizia Moratti, candidata del Terzo Polo, incassa il 9,87% delle preferenze, mentre la lista di Azione – Italia Viva con il 4,25% delle preferenze viene superata anche dalla stessa civica Letizia Moratti presidente, a sostegno della ex sindaca di Milano, con il 5,30%.
Ultima posizione infine con l’1,53% dei consensi la candidata di Unione Popolare, Mara Ghidorzi.
Primo partito della coalizione di centrodestra e in Lombardia è Fratelli d’Italia, con il 25,18% delle preferenze. Secondo il Pd, con il 21,83%.
Tuttavia c’è poco da festeggiare perché il vero vincitore di queste primarie è stato senza alcun dubbio l’astensionismo, che diventa sempre più inquietante in un Paese che si definisce liberale e democratico.
Nel Lazio il numero di elettori che è andato a votare è stato pari al 37,2%, mentre in Lombardia l’affluenza è stata del 41,67%, cifre che sono ben lontane dal precedente 66,55%, Lazio, e 73,11%, Lombardia. Il dato che più preoccupa è proprio questo andare di palo in frasca da parte dell’elettore che, sempre più disperato, è sempre alla ricerca di una nuova opzione che si discosti di molto dalla precedente. Fontana escluso.
Non si può dare la colpa del mancato voto ai vari eventi che hanno tenuto gli italiani occupati questo fine settimana, e non la si può imputare neanche alle sfide poco avvincenti; nonostante le poche chance di vincere di questa sinistra frastagliata.
Gli italiani hanno perso totalmente fiducia nella politica e dovranno essere i politici a ripristinare loro la speranza. Ma non vi illudete, cari italiani, lo sappiamo tutti: chi di speranza campa, disperato muore. Facciamocene una ragione.