Home Arte & Cultura “Pillole Domenicali”, le ultime novità in libreria: La biografia di LUCIO DALLA

“Pillole Domenicali”, le ultime novità in libreria: La biografia di LUCIO DALLA

by Freelance

Di Guglielmo Brighi

E’ uscita per Mondadori nella collezione Vivavoce la biografia di LUCIO DALLA, di Ernesto Assante e Gino Castaldo entrambi giornalisti e critici musicali.

Cinquant’anni di attività intensa, cinquant’anni di innovazioni stilistiche e di poesia originale. Aveva un’aria intelligente e un look da profeta, come lo definì Tenco. Il Jazz, la grande scuola per entrambi. La musica è sperimento e l’artista bolognese, nato dentro ad una sua canzone il 4 marzo 1943, ha sperimentato molto. L’esigenza di imprimere moduli e testi nuovi è avvertita nell’incontro con Roberto Roversi, poeta, sceneggiatore, editore, ex partigiano.

Il libro ci ricorda che Roversi si interrogava molto sul ruolo dello scrittore nella società ed era incuriosito dal lavoro dei cantautori. Certo anche Dalla è un musicista del suo tempo se vuole partecipare ai Teatri Tenda, se si fa vedere e sentire nelle fabbriche e nelle scuole. I giovani iniziano a rivendicare non solo diritti ma anche libertà. Inizia a profilarsi una collaborazione Dalla-Roversi sul mondo della parola, così importante in quegli anni di impegno civile e politico.

“Il giorno aveva cinque teste” è l’album che consacra questo connubio artistico. E’ pubblicato nel 1973 e non è un album di certo facile. Testi densi, forse troppo concettuali anche per la critica. A Roma si trova il Folk Studio, piccolo club diretto da Giancarlo Cesaroni. Lì hanno iniziato De Gregori, Venditti, Renzo Zenobi, Rino Gaetano, Giovanna Marini e Paolo Pietrangeli.

“Non introduco le canzoni con una spiegazione, soleva dire, ma parlo del momento storico-politico al quale si riferiscono, dei problemi precedenti. Trovo tutto questo molto importante”. Il progetto roversiano di raccontare la storia italiana attraverso l’evoluzione dell’automobile e della sua industria si trasformerà nell’album “Automobili”.

La nuova canzone ed i nuovi modelli ad essa collegati deve scendere di più a contatto con il pubblico, portando nuove idee e nuovi soggetti.

Ormai anche Dalla non è più un cantante pop ma è diventato un maturo militante della canzone politica. Politica, impegno, poesia. Fino alla fine dei suoi giorni.

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