L’epistolografia è l’arte di scrivere lettere. Francesco Guicciardini conosce ed usa bene quest’arte. Storico, politico, diplomatico al servizio di due pontefici di Casa Medici, Leone X e Clemente VII.
La bella introduzione a cura di Paola Moreno, professoressa di Letteratura Italiana all’Università di Liegi nel nuovo saggio della collana Nuova Universale Einaudi, nuova serie, è il ritratto notevole di un grande italiano del secolo XVI.
Se la “Storia d’Italia” rimane il suo lascito più importante e famoso, le epistole guicciardiniane evidenziano la capacità di cogliere un vigoroso senso realistico della storia e della politica del suo tempo.
Il fiorentino, era nato nel capoluogo toscano nel 1483, scrive al padre, ai fratelli, al suo grande amico Macchiavelli, ad autorità pubbliche e private, a papi, a cardinali, a sovrani europei, a condottieri.
Una vita attraverso le lettere per comprendere e conoscere un secolo sicuramente travagliato ma assolutamente centrale e decisivo per la modernità.