Di Guglielmo Brighi
Non è la lingua ad essere un oggetto storico. E’ la storia stessa ad essere nel suo insieme un fenomeno linguistico. Così la nota in quarta di copertina del saggio precedente di Lorenzo Tomasin ” IL CAOS e l’ ORDINE ” uscito nel 2019 sempre dall’editore torinese. Oggi si riprende il viaggio della lingua. Il saggio EUROPA ROMANZA vuole essere una riprova ulteriore di come questa nostra Europa sia stata e continua ad essere la cornice storica, culturale, ideale di quell’area denominata Romània, l’area dove cresceranno il volgare italiano, il francese, lo spagnolo, il catalano ed il provenzale.
Talvolta non sono solo opere letterarie a caratterizzare il medioevo romanzo. Sono anche i documenti privati o comunque non sottoposti alla critica. A Venezia sono i “Commemoriali” della Repubblica conservati negli armadi della Cancelleria di Palazzo Ducale, grandi e possenti volumi registri di una grande potenza adriatica dove agli inizi del 1300 appaiono testi scritti in altre lingue. Un meticciamento che l’autore definisce plurilinguismo e mistilinguismo, raccontato in sette avvincenti capitoli di storie raccontate, vissute, talvolta interpretate, tutte con un unico filo conduttore: il plurilinguismo. La storia europea, la mescolanza, la contaminazione sono elementi fondanti del vecchio continente. E’ ormai la vecchia Europa della lingua neolatina pronta a scambi nuovi, a nuovi incontri, a nuove destinazioni. E’ la lingua che vuole allargare il suo orizzonte, mai per restringerlo! Libro utile per capire e per capirci!