Di Ginevra Lestingi
Dopo il vertice tra il presidente del Consiglio, Mario Draghi, il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, e il commissario straordinario per l’emergenza Francesco Figliuolo, arriva un annuncio proprio da quest’ultimo che dice: “Entro le prossime 24 ore circa un milione di dosi del vaccino Pfizer verranno distribuite alle regioni, interessando 214 strutture sanitarie”.
Al centro delle preoccupazioni dell’esecutivo è finito il tema delle forniture dei vaccini che sarà anche punto caldo del tavolo del Consiglio Ue di giovedì e venerdì, dove Draghi ripeterà quanto già detto nella riunione di febbraio: contro le aziende inadempienti servono “azioni forti”, una strada che l’Italia ha già intrapreso e che intende continuare a percorrere.
Ma la mentalità infusa dal premier Draghi è quella di aprire la strada ad ogni possibile mezzo a disposizione, utile, per arginare la malattia. Infatti venerdì il premier, in conferenza stampa, ha risposto proprio alla Cancelliera Angela Merkel sul farmaco russo, dicendo: “Qui si tratta della salute, se il coordinamento europeo funziona bisogna seguirlo, se non funziona bisogna andare per conto proprio”. Ed ecco che arriva l’ultimatum: se l’Ue proseguirà vagliando Sputnik bene, altrimenti “si procederà in un altro modo”.
L’altro punto cruciale è quello delle Regioni, e Draghi l’ha affrontato ancora nel pomeriggio con la ministra competente, Mariastella Gelmini, con cui ha fatto un punto preliminare sulle “soluzioni che concorreranno a rafforzare la collaborazione e il coordinamento con le Regioni impegnate a dare tempestiva attuazione al nuovo Piano vaccinale”.
La strada ipotizzata è quella di mettere in piedi delle ‘task force regionali’ composte da uomini della Difesa e della protezione civile per affiancare il personale delle Regioni. Nel nuovo decreto sostegno ci sono risorse per il potenziamento del piano vaccinale: 1,38 miliardi destinati al consolidamento del piano vaccinale, la gestione dell’emergenza e le attività correlate” e assegnati direttamente al commissario straordinario all’emergenza e alla protezione civile. E poi un fondo da 2,8 miliardi di cui 2,1 per l’acquisto di vaccini e 700mila per farmaci anti Covid.