Home Senza categoria Perché ogni ecowarrior norvegese ha 200.000 petrodollari

Perché ogni ecowarrior norvegese ha 200.000 petrodollari

by Romano Franco

Le startup rispettose del clima in Norvegia sono finanziate dal fondo petrolifero statale. Per più motivi.

Molte volte all’anno i vicini norvegesi si riuniscono per spazzare foglie, tagliare cespugli, curare le aiuole e sistemare le loro aree comuni. Queste occasioni appartengono a una tradizione chiamata dugnad (volontariato comunale).
Cilia Holmes Indahl afferma che la Norvegia ora ha bisogno di dugnad su una scala molto più grande per trasformarla in una società più verde. Holmes Indahl è il capo trentenne di Katapult, un gruppo di società che investono in aziende tecnologiche con obiettivi ecologici. Katapult organizza un “futuro fest” annuale di tre giorni a Oslo, un mix di conferenza tecnologica e Burning Man.

Molti giovani norvegesi vogliono svezzare il loro paese dal petrolio. Le startup tecnologiche stanno proliferando a Oslo, aiutate da generosi sussidi da parte del governo. Le startup hanno nomi come “Douchebags” e “Monster”. Si incontrano in stanze chiamate “Creative Cocoon” o “Bug Fixer”. Si siedono in uffici open space in fabbriche alla moda convertite, circondati da ciotole di frutta e sacchi di fagioli, vestiti con felpe e berretti neri obbligatori. L’anno scorso Oslo è arrivata terza nella classifica delle città più competitive al mondo per talento stilata da INSEAD, una business school europea. I laureati in ingegneria erano soliti frequentare il settore petrolifero redditizio. In questi giorni le major petrolifere hanno difficoltà a reclutare talenti.

Potrebbe interessarti

Lascia un commento