Ogni giorno prima della conferenza stampa della protezione civile va in onda una specie di talk show, e il conduttore designato si chiama Giulio Gallera. Il fatto più imbarazzante è che quest’uomo sia anche assessore al Welfare della Regione Lombardia, e si sia trovato in un momento delicato a prendere decisioni da statista senza esserlo mai stato.
Parla ed elenca numeri di “persone”morte come se fossero cioccolatini o pentolame da piazzare, facendosi vanto di combattere una guerra, non rendendo onore ad una Regione che, con il proprio apparato socio sanitario, sta combattendo con le unghie e con i denti in una situazione da trincea.
E la cosa peggiore, è che in un momento come questo, ci sia una parte di politica che continua a difendere l’operato di Gallera e Fontana che hanno sulle mani il sangue di tante vittime innocenti per la loro cattiva amministrazione e le loro scellerate decisioni. Ma siccome l’onestà non è di casa Gallera, l’assessore al Welfare, con la sua faccia di bronzo, va raccontando la storiella intrisa di ipocrisia e pochezza che stiano lavorando giorno e notte al meglio. E’ sempre in televisione!! E con 61.327 contagi e 11.142 morti, 21.067 in tutta la penisola, verrebbe da chiedersi, cosa avrebbero potuto fare di peggio.
Gallera, che di buono ha solo la faccia tosta a quanto pare, non ammette le sue colpe e le colpe della regione, e con sfrontatezza e disinvoltura, continua a ribadire il concetto che si stia combattendo una guerra con poche armi a disposizione e che si stia facendo il possibile per contenere l’emergenza, ma con tutta onestà un uomo politico così inetto e incapace l’unica cosa buona che potrebbe fare in un momento come questo è liberarci della sua arroganza e farsi da parte.
Di sicuro la Regione Lombardia verrà fuori da una situazione come questa, ma al termine della vicenda ci saranno teste da far saltare ed una di queste sarà quella dell’assessore al Welfare. Forse è tempo che Gallera inizi a trovarsi un nuovo lavoro, e crediamo che la televendita sembra fatta su misura.