Di Eugenio Magnoli
Il 12 marzo 1933, otto giorni dopo il suo insediamento, il presidente Franklin D. Roosevelt pronuncia il suo primo discorso radiofonico nazionale – o “chiacchierata davanti al fuoco” – trasmesso direttamente dalla Casa Bianca.
Roosevelt iniziò quel primo discorso semplicemente: “Voglio parlare per qualche minuto con il popolo degli Stati Uniti di attività bancaria”. Ha continuato spiegando la sua recente decisione di chiudere le banche della nazione per fermare un’ondata di prelievi di massa da parte di investitori in preda al panico preoccupati per possibili fallimenti bancari. Le banche avrebbero riaperto il giorno successivo, ha detto Roosevelt, e ha ringraziato il pubblico per la loro “forza d’animo e buon umore” durante le “vacanze bancarie”.
A quel tempo, gli Stati Uniti erano nel punto più basso della Grande Depressione, con, tra alti e bassi, il 25 e il 33 per cento della forza lavoro disoccupata. La nazione era preoccupata e il discorso di Roosevelt è stato progettato per alleviare le paure e per ispirare fiducia nella sua leadership. Roosevelt continuò a fornire altre 30 di queste trasmissioni tra il marzo 1933 e il giugno 1944. Raggiunsero un numero sorprendente di famiglie americane, il 90 per cento delle quali possedeva una radio all’epoca.
Il giornalista Robert Trout ha coniato la frase “chat al caminetto” per descrivere i discorsi radiofonici di Roosevelt, invocando un’immagine del presidente seduto accanto a un fuoco in un soggiorno, parlando con sincerità al popolo americano delle sue speranze e dei suoi sogni per la nazione. In effetti, Roosevelt si è impegnato molto per assicurarsi che ogni indirizzo fosse accessibile e comprensibile per gli americani comuni, indipendentemente dal loro livello di istruzione. Ha usato un vocabolario semplice e si è basato su aneddoti o analogie popolari per spiegare le questioni spesso complesse che il paese deve affrontare.
Nel corso della sua storica presidenza di 12 anni, Roosevelt ha utilizzato le chat per costruire il sostegno popolare per le sue rivoluzionarie politiche del New Deal, di fronte alla dura opposizione delle grandi imprese e di altri gruppi. Dopo l’inizio della seconda guerra mondiale, li usò per spiegare al popolo americano le politiche di guerra della sua amministrazione. Il successo delle chat di Roosevelt è stato evidente non solo nelle sue tre rielezioni, ma anche nei milioni di lettere che hanno inondato la Casa Bianca. Agricoltori, imprenditori, uomini, donne, ricchi, poveri: la maggior parte di loro ha espresso la sensazione che il presidente fosse entrato nella loro casa e avesse parlato loro direttamente. In un’epoca in cui i presidenti avevano precedentemente comunicato con i loro cittadini quasi esclusivamente tramite portavoce e giornalisti, è stato un passo senza precedenti.