Non nel globo terraqueo, i responsabili stanno fra noi

Il Capo dello Stato ha interpretato il senso di sgomento e disagio di una Nazione intera di fronte ad un naufragio che si è compreso poteva e doveva essere evitato.

Il Parlamento si è espresso e sulle questioni generali dell’emergenza immigratoria, si è dimostrato diviso nelle sensibilità e nelle soluzioni da adottare; posto che il tema non si esaurisce solo affrontando il problema dei salvataggi in mare ma nelle politiche da sviluppare in direzione dei paesi mediterranei che soffrono anch’essi per una nuova ondata migratoria proveniente da Sud e quelli ad Est che stanno accogliendo i profughi di guerra.

É una questione come si è detto molte volte epocale che non può essere assorbita con gli slogan o con l’inasprimento delle pene ipoteticamente dissuasore delle partenze.

Dopo la lunga buona luna di miele, il Governo Meloni ha affrontato questa questione in termini disastrosi, al di là di qualsiasi considerazione pregiudiziale o faziosa.

Le hanno sbagliate tutte, nei toni e nella risposta politica, come ha dimostrato la triste messinscena del consiglio dei ministri in Calabria.

Si sono trovati in difficoltà, il ”Blocco Navale” auspicato in Campagna Elettorale si é trasformato nel blocco dei salvataggi. Il risultato sono state 72 vittime.

Cutro rimarrà nell’immaginario collettivo il luogo di una tragedia nazionale ed i responsabili non vanno ricercati in tutto il “globo terraqueo”, i responsabili stanno fra di noi.

 

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