Come tutti sanno c’è una crisi degli stati e una crisi economica creata dalla pandemia, ma c’è un grande pericolo nel far avanzare persone ovviamente non adatte al lavoro.
Promuovere un “muppet” ( facendo le dovute scuse a Kermith la rana, che è il soprannome che abbiamo usato a Washington per una specie così disprezzata) è pericoloso per qualsiasi organizzazione.
È come lasciare una bomba inesplosa in mezzo ad uno stadio gremito. La mancanza di abilità del muppet ritorna quasi sempre a tormentarci, di solito nel momento peggiore possibile.
In questo momento più urgente del ventunesimo secolo, finora, due di questi muppet hanno peggiorato ulteriormente una situazione terribile. Uno è il presidente Donald Trump, l’altra è il capo della Banca centrale europea (BCE) Christine Lagarde che hanno soddisfatto le loro aspettative.
Trump stava riflettendo ad alta voce due settimane fa che i discorsi sulla diffusione del coronavirus equivalevano a poco più di una cospirazione del partito democratico per abbattere il suo grande successo di una sana economia.
Solo 14 giorni dopo ha optato selvaggiamente dalla parte opposta, mettendo fuorilegge tutti i viaggi europei negli Stati Uniti per il mese successivo, nel tentativo di proteggere in qualche modo gli Stati Uniti dal virus.
Imperterrito e confuso, il Presidente Trump ha avuto questa reazione di panico nello stesso giorno in cui aveva ventilato sulla base di non si sa quali elementi, che il virus “sparirà”.
Confuso lui ma non i mercati, inesorabilmente diretti verso l’uscita, messi brutalmente di fronte alla crescente pandemia globale, alla ricerca disperata di rassicurazione dall’uomo più potente del mondo.
Rassicurazione che non è mai arrivata.
Ma cosa dovremmo davvero aspettarci allo stato dei fatti?
Anche quando il Presidente fa la cosa giusta, le sue motivazioni hanno quasi sempre a che fare con il suo colossale ego, piuttosto che con il benessere dell’America come paese.
Un tale fallimento ha avuto poca importanza durante i primi tre anni del suo mandato, anche perchè l’obiettivo minimo era tenere lontane situazioni di crisi.
Tuttavia, ora che la pandemia di coronavirus, un vero tsunami globale di proporzioni epiche, incombe, questo tratto apparentemente poco politico del personaggio, diventa di importanza determinante. Infatti l’egocentrismo di Trump ha avuto la conseguenza politica drammatica di peggiorare infinitamente una situazione già di per sé terribile.
Tristemente per il mondo, Trump non è stato l’unico muppet a brandire un coltello durante l’ultima fatidica settimana. Idem, la promozione di Christine Lagarde a presidente della BCE lascia il tempo che trova, mettendo a nudo tutta l’inadeguatezza del personaggio fortemente sponsorizzata in passato da monsieur Sarkozy in antitesi a Strauss-Kahn.
I segnali di pericolo politico erano stati abbastanza chiari durante la carriera altalenante della Lagarde, ma in qualche modo i suoi numerosi disastri le hanno permesso di realizzare una famosa frase di Oscar Wilde: il successo consiste nel passare indenni da un fallimento ad un’altro!!
La Lagarde è stata debitamente dichiarata colpevole di negligenza criminale e abuso di fondi pubblici mentre era ministro dell’economia francese nel dicembre 2016. Ma ha continuato la sua strada allegra e irresponsabile, ed è stata rapidamente promossa a capo del Fondo monetario internazionale.
Durante il suo mandato le impronte digitali della Lagarde sono dovute sia alla debacle del salvataggio greco, sia alla ancor più rovinosa “stabilizzazione” dell’Argentina. Avendo fatto un hash di tutto questo, solo in un romanzo di Kafka avrebbe potuto ottenere un’ulteriore ricompensa, ma la verità non si allontana molto dalla mente kafkiana, infatti, il 1° Novembre 2019 è stata nominata capo della BCE. Questa si che si può definire meritocrazia!
A seguito del disastroso intervento del suo collega muppet nella crisi del coronavirus, la Lagarde prevedibilmente ha peggiorato la situazione. Alla conferenza stampa della scorsa settimana, è sembrata respingere con disinvoltura la responsabilità della BCE per lo spread dei rendimenti obbligazionari tra Germania e Italia.
In questo momento estremamente fragile, il nuovo presidente della BCE sembrava deciso a disfare il retaggio del suo abile predecessore Mario Draghi, assicurando ai mercati che avrebbe fatto “qualunque cosa servisse” per stabilizzare l’Eurozona. Cosa che non ha fatto la Lagarde.
Infatti la loro promozione potrebbe rivelarsi dannosa per l’economia globale come il virus stesso. Questa è la crisi più grave in termini di rischio politico del ventunesimo secolo, una pandemia di complessità globale con devastanti conseguenze umane ed economiche, quasi tutte brutte.
La vera domanda è: quando la crisi sarà finita, la situazione sarà solo come una nuova grave recessione globale o qualcosa di ancora peggio ? Tale risultato dipende dalla leadership politica.
I muppet della scorsa settimana forniscono una risposta terrificante su dove tutto è diretto, e destano grave preoccupazione, il primo grazie al suo ego e alla sua arroganza non potrebbe mai piegarsi ad un virus così potente, la seconda invece brilla di incompetenza su tutti i fronti. E purtroppo per noi sarà una corsa molto accidentata.