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MarcoMaria Freddi: Noi siamo la democrazia

by Redazione

MarcoMaria Freddi: Noi siamo la democrazia

Pubblichiamo direttamente dalla sua pagina Facebook, un interessante post del consigliere comunale radicale MarcoMaria Freddi della lista Effetto Parma, persona dalle grandi capacità umane e politiche e grande amico e collaboratore dei socialisti alle elezioni regionali in Emilia Romagna.

“In municipio a Parma, al primo piano, c’è un piccolo ufficio disadorno, arredato di un solo piccolo tavolo e poche sedie, poche sedie per poche persone contraddistinto dalla lettera D, è dotato di due segretarie facilmente riconoscibili poiché indossano un gagliardetto tricolore che riporta la scritta: insieme ce la faremo, fidatevi di noi.
È l’ufficio, per intenderci, che ripete continuamente che le disposizioni di legge e la sicurezza sanitaria impedisce al Consiglio Comunale di riunirsi in presenza, l’ufficio D, ufficio di rara intelligenza politica, ha capito che la strategia leghista quella del raccontar bugie e di raccontarle così tante volte in continuo fa sì che, prima o poi, tutti ci credano e che questa sia la strada da percorrere.

Ieri si è svolto il secondo Consiglio Comunale via piattaforma sociale, sembra che il format sia particolarmente apprezzato dai padri di famiglia e questo sembra, per alcuni scienziati della politica, essere il punto politico.
Credo che il cuore del Consiglio Comunale sia stata l’ottima relazione dell’assessore Marco Ferretti che ha chiarito, in modo esaustivo, che alle casse del Comune verranno a mancare circa 20 milioni di Euro cui si sommeranno altri 10 milioni di euro di mancate entrate per un totale di circa 30 milioni di euro, pertanto, più che discutere di agevolazioni ai tanti leciti portatori di interesse, bisognerà aprire un “tavolo” con la città per capire cosa tagliare in termini di servizi a meno che, lo Stato centrale, non sarà in grado di rimpinguare le casse comunali.

Altro tema importante sottolineato è la mobilità in tempo di coronavirus, mi auguro si arrivi – causa emergenza che rimarrà con noi a lungo – a pensare alla creazione di aree verdi le più vaste possibili, realmente chiuse al traffico urbano, chiusure che in tutta Europa hanno ridato vita alle attività di prossimità.

Al netto dei temi delle scelte che si faranno, scelte discrezionali tra interessi in gioco spesso contrapposti, economici e ideologici e pertanto politici, il consiglio comunale si è svolto tra rumori di fondo, risposte che arrivano in ritardo, webcam puntate sulle narici dei partecipanti, video chiamate che cominciano con un “Ciao! Mi sentite? Mi vedete?”, aperture e chiusure di porte e risposte ai figli presenti in casa, continue interruzioni causa il calo delle connessioni, tutte situazioni che inevitabilmente si presentano in occasioni di connessioni web, una sorta di recita il cui effetto risulta falso, che non trasmettere calore, calore che scompare del tutto quando i consiglieri “leggono” un intervento, lettura che fa aumentare improvvisamente le connessioni a Netflix.

Tornando ai temi, e data l’importanza dei temi, indiscrezioni provenienti dall’ufficio disadorno con poche sedie per pochi eletti, sembra che il prossimo Consiglio Comunale si svolgerà via e-mail e questo fino al prossimo settembre.
Si, proprio via e-mail, alle comunicazioni e alle interrogazioni l’ufficio D ha già garantito ambia rilevanza mediatica, sembra, ma è solo una indiscrezione, che i partecipanti alle riunioni dell’ufficio D abbiano già prenotato una intera pagina del Corrierone per accentuare l’ampio risalto che si deve ai pensieri ed alle urgenze dei consiglieri.

La scelta dell’utilizzo delle e-mail sembra dipendere dalla considerazione che i cittadini dispongono nella stragrande maggioranza di un indirizzo di posta elettronica e dati i temi in gioco, il Consiglio Comunale – o meglio i componenti della commissione ufficio D – intendano allargare gli spazi di democrazia consultando i cittadini circa le rinunce che la città dovrà fare per mancanza di fondi, una sorta di compromesso e controllo democratico con i portatori di specifici interessi.

Le proposte saranno vagliate dai componenti l’ufficio D, sempre quello al primo piano del Municipio di Parma, selezione che darà forza di indirizzo alla Giunta e Consiglio Comunale nelle decisioni da prendere.

Insomma, chi come me ha messo in discussione l’efficacia di un Consiglio Comunale via piattaforma sociale deve ricredersi, non è vero che se la democrazia non riapre pienamente rischiamo che le istituzioni democratiche perdano di credibilità, l’ufficio D, quello al primo piano del Municipio di Parma ha concepito un dibattito più che pubblico, ha pensato addirittura di riattivare strumenti di democrazia partecipativa via e-mail.

Alle 19:20, per la gioia di Assessori e Sindaco lo strazio finisce, si replicherà via e-mail, molto più sanitariamente sicuro e in piena ottemperanza con le disposizioni governative (Sich!), d’altro canto, in municipio a Parma, al primo piano c’è un piccolo ufficio disadorno arredato di un solo piccolo tavolo e poche sedie, poche sedie per poche persone contraddistinto dalla lettera D, è dotato di due segretarie facilmente riconoscibili poiché indossano un gagliardetto tricolore, che riporta la scritta: insieme ce la faremo, fidatevi di noi, noi siamo la democrazia, la democrazia del buon padre di famiglia.”

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