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L’ultima barzelletta di Salvini

by Romano Franco

Il leader della Lega, oramai sempre più ostinato a remare contro la soluzione della pandemia, chiede la riapertura delle chiese. In questo momento catartico, proprio quando la pandemia è sotto controllo, ecco che nelle vesti di tuttologo interviene lui: “Non vedo l’ora che la scienza e anche il buon Dio, perché la scienza da sola non basta, sconfiggano questo mostro per tornare a uscire. Ci avviciniamo alla Santa Pasqua e occorre anche la protezione del Cuore Immacolato di Maria”.

Il Leader del Carroccio, preso da un momento di poca lucidità, partorisce un altro ragionamento dei suoi, e chiede la riapertura delle chiese. Magari fosse così facile ottenere un illuminazione. Il folle Salvini non si sà quanta fede abbia messo in questo ragionamento, ma penso che sappia che la chiesa sia solo un tempio, per quanto sacro possa essere, e non un mezzo per raggiungere Dio, la preghiera nello studio della D’Urso ne è la dimostrazione.

Il buon Dio comprenderà benissimo le ragioni della chiusura delle chiese. C’è una situazione critica, la gente è relegata come topi in gabbia al limite di una crisi di nervi per tentare di sconfiggere il virus, se si dovesse avere un ulteriore picco di contagi gli italiani potrebbero essere costretti a passare l’estate in quarantena con il caldo torrido. Il consiglio è diretto alla nostra classe dirigente, il loro stipendio, come il privilegio di andare in giro, sono stati dati per trovare soluzioni ai problemi, e non per andare in giro a raccontare balle. Andate a lavorare!

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