L’EUROPA ANNUNCIA IL TETTO MASSIMO AL PREZZO DEL PETROLIO RUSSO
Di Mirko Fallacia
La Commissione europea propone un tetto massimo per il prezzo del petrolio russo come parte del suo ultimo pacchetto di sanzioni contro Mosca per la sua guerra con l’Ucraina. L’annuncio è arrivato direttamente dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e dal capo degli affari esteri Josep Borrell.
Il nuovo pacchetto arriva dopo che il Cremlino ha annunciato la mobilitazione parziale, i referendum sull’annessione nelle aree dell’Ucraina occupate dai russi e perpetuato nuove minacce all’uso di armi nucleari.
“Non accettiamo referendum fasulli né alcun tipo di annessione in Ucraina e siamo determinati a far pagare al Cremlino questa ulteriore escalation”, ha detto von der Leyen a Bruxelles mercoledì.
“Le nostre sanzioni hanno colpito duramente il sistema di Putin. Gli hanno reso più difficile sostenere la guerra. E stiamo aumentando i nostri sforzi qui”.
Il tetto massimo al prezzo del petrolio era stato precedentemente concordato dai paesi del G7.
Gli Stati Uniti avevano esercitato pressioni sull’UE per ottenere il tetto massimo entro il 5 dicembre, quando sono entrate in vigore le sanzioni europee che vietano le importazioni marittime di greggio russo.
Von der Leyen ha dichiarato che pubblicherà la base giuridica per questo tetto massimo del prezzo del petrolio, per ridurre le entrate russe e stabilizzare il mercato petrolifero globale.
Le sanzioni – l’ottavo pacchetto dell’UE contro la Russia – includevano più misure contro le persone che assistono lo sforzo bellico di Vladimir Putin, nonché divieti al commercio di merci.
Ci saranno nuovi divieti di importazione di prodotti russi nel mercato europeo. Altre misure nel nuovo pacchetto includono nuovi divieti di esportazione verso la Russia, ad esempio su ulteriori articoli aeronautici, componenti elettronici e sostanze chimiche specifiche, ha affermato von der Leyen.
Ci saranno anche ulteriori divieti di fornire servizi europei alla Russia e un divieto per i cittadini dell’UE di sedere nei consigli di amministrazione delle imprese statali russe.
L’UE vuole anche sanzionare più persone, comprese quelle coinvolte nell’organizzazione dei referendum, ha affermato Borrell, e sanzionare anche le persone che eludono le sanzioni europee.
La Commissione europea ha presentato le nuove misure agli ambasciatori dell’UE nel loro incontro di mercoledì. Dovrebbero discuterne in modo approfondito nella prossima riunione di venerdì.
Il muro nei confronti di Mosca continua ad ergersi sempre più alto scatenando frustrazione e violenza, che ancora una volta viene riversata nei confronti dei poveri cittadini ucraini ed europei. Proprio quest’ultimi dovranno subire ulteriori costi sempre più considerevoli per riuscire, non a vivere, ma, a sopravvivere.
La politica europea del “taglione”, che vede ad ogni sgarro della Russia cittadini europei messi alla fame, non funziona e serve solo a scatenare ancora di più la forza di Mosca.
I cittadini europei non possono essere spremuti senza che prima non vengano predisposti degli obiettivi.
Continuare ad ergere muri, senza alcuna strategia, al posto di costruire un negoziato di pace, seppure con Mosca, ci ha portato solo ad un escalation militare che ha scatenato solo più morte distruzione in Ucraina. Per non parlare della miseria dei cittadini europei che vengono continuamente tartassati dalle sanzioni.
E’ giunto il momento di cambiare strategia in Europa poiché, quella adottata sino ad ora, è stata più che fallimentare. La gente è stanca di dover pagare una guerra che vogliono altri.