Il bilancio delle vittime aumenta: oltre 3.000 persone in tutto il mondo sono state uccise dal coronavirus, 136 delle quali fuori dalla Cina continentale, dove è iniziata l’epidemia. E oltre 88.400 in tutto il mondo sono state infettate.
Intanto la Corea del Sud ha riferito di ulteriori 476 infezioni, portando il totale nazionale a 4.212 casi, con 26 morti.
L’Italia ha ora 1.700 casi e 42 decessi: è il paese più colpito al di fuori dell’Asia. E non sta rallentando: domenica ha riportato un aumento del 50% dei casi rispetto al giorno precedente. Diverse città e paesi del Nord sono in stato di blocco, con movimenti limitati all’interno o all’esterno delle aree colpite, mettendo in quarantena efficacemente 100.000 persone. In tanti hanno iniziato a indossare maschere nelle strade, negli eventi sportivi, nelle attrazioni turistiche. All’inizio di febbraio, quando è scoppiata l’epidemia dalle nostre parti, la gente si è precipitata a comprare maschere e disinfettanti per le mani nei negozi.
Anche altri paesi come gli Stati Uniti hanno imposto restrizioni sui viaggi da e verso l’Italia. Due compagnie aeree americane hanno sospeso i voli per Milano. Le autorità in Europa stanno prendendo precauzioni per prevenire grandi raduni di persone. Molti spazi pubblici, come il Louvre a Parigi e il teatro alla Scala di Milano, sono chiusi, mentre eventi affollati come la mezza maratona di Parigi sono stati cancellati. Un funzionario ha sconsigliato una tradizione francese di lunga data – il bacio sulle guance – per evitare uno stretto contatto fisico.
Le persone seguono il consiglio dei funzionari e si allontanano in gran parte da aree tipicamente affollate. A Milano, la piazza del Duomo normalmente affollata nel centro della città era semideserta la scorsa settimana e i popolari ristoranti lungo il fiume avevano tavoli vuoti.