I leader occidentali hanno concordato sulla necessità di esercitare maggiore pressione sulla Russia e di aumentare l’isolamento internazionale di Mosca dopo l’invasione dell’Ucraina, ha affermato martedì una dichiarazione del governo italiano.
I leader – tra cui il primo ministro italiano Mario Draghi, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il primo ministro britannico Boris Johnson – hanno condiviso “profonda preoccupazione” per le ostilità prolungate in Ucraina e hanno affermato che era necessario un rapido cessate il fuoco.
“C’è stato un ampio consenso sulla necessità di aumentare la pressione sul Cremlino, anche adottando ulteriori sanzioni, e di aumentare l’isolamento internazionale di Mosca”, si legge nel comunicato di Roma dopo una videochiamata tra i leader.
Inoltre, in maniera teorica, si ribadisce l’impegno a diversificare le forniture energetiche al fine di ridurre la dipendenza dalla Russia, ma, prima di allora, il costo della vita aumenta in maniera esponenziale e le misure messe in atto dal governo per riuscire a sopperire alla crisi, di aziende e famiglie italiane, sono totalmente inadeguate e impreparate.
Lo scisma voluto fortemente dall’amministrazione Biden per far fronte alla crisi scaturita si sta rivelando ottima per gli Usa per continuare ad isolare ulteriormente la Russia, primo rifornitore al mondo di materie prime.
Complimenti a Draghi, si sta dimostrando un ottimo “cameriere” dell’amministrazione Biden ma nel frattempo: “E io Pago!”
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Il brutto sono quei partiti venduti a questo teatrino messo in scena da i soliti noti.