Home DIRITTI CIVILI “Licenziato!”, il governo dei migliori si dimentica sempre i lavoratori

“Licenziato!”, il governo dei migliori si dimentica sempre i lavoratori

by Romano Franco

Con il tanto “da fare” tra riforma Giustizia e green pass, coloro che vengono dimenticati assolutamente da questo governo sono sempre i lavoratori. E così, dopo Whirlpool, Gkn e Gianetti, anche Logista chiude un sito e manda a casa all’incirca un centinaio di dipendenti.

Infatti, dopo lo scandalo del licenziamento via mail della Gkn, la multinazionale monopolista nella distribuzione del tabacco, Logista, si è adoperata mandando un messaggio Whatsapp ai loro dipendenti nel quale si diceva che il sito di Bologna stava per chiudere i battenti.

Il copione è sempre lo stesso, le aziende, al posto di far ricorso agli ammortizzatori sociali, hanno optato per il tabula rasa. Facendo carta straccia della nota che il premier Mario Draghi ha chiesto il 29 giugno a sindacati e aziende.

Tra i sindacati e le forze politiche non si erano sprecati i commenti favorevoli nei confronti dell’alternativa proposta dal premier, infatti, proprio i leader di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri definirono l’accordo come un “segnale importante”.

Ma, come volevasi dimostrare, racconta l’ennesimo fallimento di sindacati e politici che, da sempre, si dicono vicini, solo a parole, a quei lavoratori italiani che avrebbero dovuto tutelare e proteggere.

Il ritardo imperdonabile della mancata riforma degli ammortizzatori sociali è da imputare al ministro Orlando che l’aveva promessa, prima, a marzo e, poi, a luglio. Ma, dopo essersi vantati e aver fatto diventare molti lavoratori “carne da cannone”, ecco che la riforma rischia di vedere la sua luce il prossimo autunno con la prossima legge di Bilancio.

Alla luce di ciò, la sinistra può dirsi suicidata, e i sindacati, oramai, sono diventati “servi dei prenditori”. Nessun nuovo sostentamento a quei nuovi disoccupati che, oggi più che mai, rischiano di finire nel grande gruppo di poveri constatato da  Eurostat pochi giorni fa, che include più del 10% della popolazione italiana. Leggi qui

Lo scorso 28 luglio, il ministro Orlando ha annunciato di essere a lavoro col Mise per dare vita ad un pacchetto di norme anti-delocalizzazione in arrivo per evitare altri casi Gkn. Ma anche qui siamo rimasti fermi alla semplice propaganda.

Intanto, il ministro dello sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha annunciato che farà “una direttiva chiara che leghi i contratti di sviluppo alle aree di crisi”. Ma ecco che poi ritorna sui suoi passi dicendo che “non è così: come Mise gestiamo i contratti di sviluppo attraverso Invitalia in concorso con gli stanziamenti regionali. Ritengo importante dare un segnale concreto e cioè l’impegno da parte degli investitori che ricevono agevolazioni a valorizzare zone e lavoratori di aziende in crisi”.

E’ una crisi senza precedenti e la politica si sta facendo legare le mani ancora una volta dall’alta finanza. Dove sono i socialisti? Che fine ha fatto il governo dei migliori guidato da quel “finto” socialista liberale di Mario Draghi che, ora, si vede impegnato a “svendere” Mps, salvata in passato con soldi pubblici, al suo amico del Bilderberg Laurence D. Fink Ceo di Blackrock e azienda che detiene il più grande pacchetto azionario di Unicredit. Si tratta del solito caso strano??

Diceva un uomo saggio: “A pensar male si fa peccato ma quasi sempre si indovina”. Salviamo i lavoratori e tuteliamo i loro diritti. Uniti si può. Avanti!

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