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Lezione di inutilità dal Professor Bagnai

by Romano Franco

”A questo punto la situazione è chiara: tutti vedono che chiunque sarebbe meglio di lei, signor primo ministro… Non so se, come alcuni dicono, il virus sia il risultato di un esperimento malriuscito. Lei certamente lo è… E con il massimo rispetto per il lavoratore da cui è sfuggito, mi preme dirlo che per l’igiene, quella democrazia che lei così apertamente disprezza, è necessario che lei rassegni le dimissioni”. Sono le parole con cui il senatore della Lega, Alberto Bagnai, ha concluso il proprio intervento replicando al premier Giuseppe Conte a Palazzo Madama.

“E’ evidente a tutti che non è il fine la tutela della salute a giustificare certi mezzi. Questi mezzi antidemocratici sono diventati essi stessi il fine”, ha detto Bagnai.

E’ questo il commento del Senatore Bagnai, un commento pieno di odio, controversia, sterile e senza senso. Ai leghisti sostenitori di Orban, ai leghisti no Eurobond voglio dire che il tempo di fare i paladini è finito da tempo, dopo gli avvenimenti passati, la storia di Salvini paragonato ad Alberto da Giussano è finita con gli eurobond, quando ha pensato di spaccare in due la maggioranza per un tornaconto personale. Cosa diversa è stata per Giorgia Meloni che nonostante i suoi difetti si è comportata con coerenza, per lo meno.

Niente da dire, un bel discorso quello di Bagnai degno di un uomo d’onore, ricco di citazioni, che ha paragonato Conte prima a Calligola e poi ad un dittatore, citazioni che lo contraddistinguono per darsi un tono. Il suo predicozzo incalza ma non offre formule magiche per risolvere la situazione. Atteggiamento ostile e controproducente, non adatto a collaborare, ma pieno di arroganza e boriosità di quelli che tutto sanno ma nascondo la formula in tasca per non farla vedere al nemico, peccato che il nemico per loro sia il popolo.

Il premier ha i suoi errori e le sue colpe, ma non è questo il momento di giudicarle, ci sono le commissioni d’inchiesta per questo, e quello che si chiedeva alla Lega, come a tutti gli altri partiti in questo momento, era di lavorare tutti insieme come classe dirigente del paese. Triste e penoso l’atteggiamento, sempre ostile e non conforme ad un dialogo produttivo. Il bravo soldato Bagnai sacrifica la sua dignità di professore, per il suo capitano, che incita ai pieni poteri e ha lavorato in tutta l’emergenza avendo fisso un solo obiettivo: avere consensi ed ottenere voti a discapito degli italiani.

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