Di Miriam Lestingi
Il 24 dicembre, secondo quanto riferito, i talebani hanno emesso un’ordinanza che vieta alle donne di lavorare per organizzazioni non governative nazionali e internazionali, minacciando tali organizzazioni di revocare i loro permessi in caso di inosservanza.
Ciò segue il divieto delle donne di frequentare l’università della scorsa settimana e una violenta repressione delle proteste pacifiche delle donne contro questa decisione.
L’UE è sconvolta da queste decisioni, che si aggiungono alle precedenti restrizioni introdotte dai talebani sulla capacità e il diritto delle donne al lavoro, all’istruzione e, come più volte sottolineato dall’intera comunità internazionale, costituiscono una chiara violazione dei loro diritti umani fondamentali. Il nuovo governo estremista intende cancellare le donne dallo spazio pubblico.
Attualmente, circa 30 milioni di afghani – uomini, donne e bambini – dipendono dagli aiuti umanitari, inclusi cibo e assistenza medica, per la loro sopravvivenza.
L’effettiva valutazione dei bisogni e la fornitura di assistenza umanitaria, così come l’assistenza per soddisfare i bisogni di base e sostenere i mezzi di sussistenza, richiedono un accesso sicuro e senza ostacoli per gli operatori umanitari, comprese le donne, in tutto il paese.
Le donne hanno un ruolo particolarmente importante nel fornire assistenza ad altre donne. Limitare la partecipazione delle donne a questo lavoro critico impedirà la fornitura di tale assistenza a gran parte della popolazione, comprese le vedove, le famiglie guidate da donne e i bambini.
L’UE, in quanto uno dei principali fornitori di assistenza umanitaria e di base alla popolazione afgana, condanna fermamente tale divieto e invita i talebani a revocare immediatamente la loro decisione, nell’ambito del loro obbligo di rispettare il diritto umanitario internazionale e i principi umanitari. Nel frattempo, l’UE valuterà l’impatto che la decisione dei talebani avrà sulla capacità dell’UE di continuare a fornire assistenza agli afghani bisognosi.
Insieme ad altri Paesi che assistono la popolazione afghana, l’UE dovrà valutare quali conseguenze avrà questa decisione, e la recente decisione dei talebani di chiudere le università per le donne rimette in discussione gli impegni presi dai paesi occidentali nei confronti dei talebani.