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L’Ema trova un collegamento tra il vaccino AstraZeneca e i coaguli di sangue

by Freelance

Di Mirko Fallacia

Oggi il regolatore europeo dei farmaci ha scoperto un possibile collegamento tra il vaccino COVID-19 di AstraZeneca e rari coaguli di sangue negli adulti che avevano ricevuto l’inoculazione.

L’annuncio è una nuova battuta d’arresto per il vaccino, che viene venduto al costo, per pochi euro la dose, ed è di gran lunga il più economico e il più utilizzato fino ad ora.

Dopo un ampio uso in Gran Bretagna e nell’Europa continentale, è destinato a diventare il cardine dei programmi di vaccinazione in gran parte del mondo in via di sviluppo. Di seguito sono riportate le reazioni agli ultimi sviluppi.

Emer Cooke, Direttore esecutivo dell’Agenzia europea dei medicinali dice: “Il rischio di mortalità da COVID è molto maggiore del rischio di mortalità da questi rari effetti collaterali”.

Anche Dr. Sabine Straus, presidente del Comitato sicurezze (PRAC) dell’EMA dice: “Questo non è inaspettato. Sappiamo che stiamo lanciando vaccini su larga scala … vedremo eventi accadere … alcuni per caso”.

“Il comitato per la sicurezza dell’Ema (Prac) ha concluso che i coaguli di sangue insoliti con piastrine basse dovranno essere elencati come effetti collaterali molto rari di Vaxzevria (nome attuale del vaccino di AstraZeneca)”.

“La maggior parte dei casi finora segnalati” all’Ema “si è verificata in donne di età inferiore ai 60 anni” ed “entro 2 settimane dalla prima dose” mentre l’incidenza dei casi sospetti dopo la seconda dose “è limitata”, dichiara l’Ema. Secondo gli esperti di Ema “le persone che hanno ricevuto il vaccino devono chiedere immediatamente assistenza medica se sviluppano sintomi”.

“La maggior parte dei casi si è verificata in individui al di sotto di 50 anni, soprattutto donne, ma l’Ema non può affermare che l’età e il genere rappresentano fattori determinanti dei casi”. Così nel corso della una conferenza stampa Sabine Straus, presidente del Comitato di farmacovigilanza dell’Agenzia Europea per i Medicinali.

“Le informazioni” del bugiardino del vaccino di AstraZeneca saranno aggiornate e saranno diffusi “avvisi”, ha detto Sabine Straus. “Non c’è modo di dire che la gravidanza o il contraccettivo orale possano essere fattori di rischio per questi casi specifici che abbiamo osservato”.

“Una spiegazione plausibile per i rari eventi collaterali” verificatisi dopo la somministrazione di AstraZeneca “è una risposta immunitaria al vaccino che porta a una condizione simile a quella osservata a volte nei pazienti trattati con eparina, definita trombocitopenia indotta dall’eparina”, prosegue la Cooke, in conferenza stampa.

“Sul mix di vaccini” non ci sono “ancora dati disponibili ma aspettiamo di riceverli”, l’uso di vaccini diversi quando è richiesta la doppia somministrazione “potrebbe essere efficace”. Lo ha detto la presidente del comitato di sicurezza dell’Ema, Sabine Straus, rispondendo ai giornalisti.

“Quello che sappiamo dei casi” di trombosi rare “è che si sono verificati dopo la prima dose”, ha sottolineato Straus, spiegando che non ci sono ancora molte informazioni disponibili sui possibili eventi collaterali avvenuti a seguito della seconda dose.

“Su 4,5 milioni di dosi somministrate del vaccino di Johnson & Johnson sono stati segnalati tre casi di trombosi simili a quelle notate in AstraZeneca”, ha detto il capo della task force dell’Ema per l’analisi dei dati Arlett, in conferenza stampa.

Dr Jaques Battistoni, Responsabile dell’Unione dei medici francesi dice: “Questa volta, l’EMA conferma chiaramente che esiste un legame tra vaccinazione e gravi effetti avversi. Ma questi eventi sono eccezionali. Anche altri farmaci comportano tali rischi”.

“La vaccinazione con AstraZeneca sarà più difficile? Più probabilmente. Dovremo spiegare ulteriormente e convincere i nostri pazienti che i benefici superano i rischi e che il “rischio zero” semplicemente non esiste. Abbiamo molto lavoro davanti a noi. Tuttavia, non possiamo rinunciare ad AstraZeneca, non abbiamo dosi sufficienti per consentirlo”.

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