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L’attentato a Ronald Reagan

by Nicola Comparato

Il 30 marzo 1981, all’uscita del Washington Hilton Hotel, il texano originario dell’ Oklahoma John Hinckley Jr. esplode 7 colpi calibro 22 contro l’allora presidente degli Stati Uniti d’America, Ronald Reagan, intento a salutare i presenti accompagnato dalla sua scorta.
Nell’attentato il presidente viene ferito al braccio sinistro. ll proiettile gli perfora un polmone e si ferma a 25 cm dal cuore dopo essere rimbalzato sulla Limousine blindata mentre l’agente Jerry Parr tentava prontamente di metterlo al sicuro all’ interno del veicolo. I colpi raggiungono anche gli agenti Thomas Delahanty e Timothy McCarthy, ma la sorte peggiore spetta al portavoce della Casa Bianca, James Brady, che ferito gravemente resta paralizzato su una sedia a rotelle fino alla sua morte avvenuta nel 2014. Gli altri agenti presenti provvedono a fermare l’attentatore, a rischio di linciaggio da parte della folla spaventata e inferocita. Reagan, condotto immediatamente in ospedale e operato d’urgenza presso il Washington University Hospital, in sala operatoria si toglie la mascherina dell’ossigeno e rivolgendosi ai medici esclama: «Spero siate tutti repubblicani». Ore dopo ironizza sull’accaduto con la moglie Nancy con la frase: “Tesoro, ho dimenticato di accovacciarmi”.
Ma chi è l’attentatore e perché ha deciso di compiere questo folle gesto? John Hinckley è un giovane texano squilibrato che nel 1976 si innamora dell’ attrice Jodie Foster dopo averla vista nel film “Taxi Driver”. Non sapendo come fare per farsi notare da lei, decide di informarsi su Lee Harwey Oswald, il presunto assassino del presidente John Fitzgerald Kennedy, per emularlo e finire sotto gli occhi dei riflettori e dell’attrice.
Dopo l’arresto e il processo che si conclude il 21 giugno del 1982, il texano viene rinchiuso nel St. Elizabeths Hospital, il manicomio criminale di Washington DC, perché ritenuto incapace di intendere e di volere. Nel corso degli anni Hinckley non ha mai mostrato grandi segni di guarigione e per lungo tempo è stato considerato pericoloso per se stesso e per Jodie Foster, per la quale ha continuato a nutrire una forte ossessione.

Nel 2005, accompagnato dai genitori, avvengono le prime uscite fuori dall’ area di Washington DC. Il giudice Paul L. Friedman il 6 giugno 2007 gli nega tutte le richieste di uscita perché considera il soggetto non ancora guarito, ma a sorpresa nel 2016 viene rilasciato dal manicomio criminale per andare a vivere con sua madre, a condizione di non allontanarsi per più di 50 km dalla sua abitazione e di non rilasciare nessun tipo di intervista. Durante la sua permanenza all’interno del manicomio criminale, il texano ha sempre dichiarato di essere rimasto deluso dall’indifferenza di Jodie Foster nei suoi confronti nonostante il suo pazzo gesto d’amore per lei.

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