L’Assessora Donazzan di Fdi celebra il 25 Aprile in una foiba di soldati nazisti

Finisce ancora una volta nella bufera l’Assessora alla cultura della giunta Elena Donazzan, di Fratelli d’Italia, che il 25 aprile è andata sul Monte Corno, sull’Altipiano di Asiago, in una foiba Buso de La Spaluga, dove al termine della guerra furono gettati 14 soldati nazisti.

Le opposizioni si sono scatenate contro l’esponente politico che si è difesa affermando di onorare tutti i morti della guerra civile del 1943-45. L’Assessora era stata sempre al centro di polemiche poiché pochi mesi fa aveva cantato “Faccetta nera” in una popolare trasmissione radiofonica.

Elena Donazzan sostiene che bisogna ricordare nel giorno della Liberazione tutti i caduti della guerra civile in Italia, sia i partigiani che i fascisti. Eppure oggi viene criticata di revisionismo storico perché questo luogo non è sembrato casuale perché celebra i morti della schiera nazifascista più che la liberazione dal fascismo e dall’occupazione nazista.

Alle critiche feroci in consiglio regionale, l’Assessora Donazzan ha replicato annunciando querele. Tuttavia per non essere costretta alle dimissioni o ad essere sostituita da Luca Zaia, proprio su richiesta del governatore, aveva chiesto scusa. Anche nel passato l’esponente di Fdi era stata per il 25 aprile sul Monte Corno.

Lo ha annunciato anche questa volta con un comunicato, spiegando (dopo le critiche) di aver voluto “celebrare tutti (e sottolineo tutti) i connazionali che hanno combattuto durante la guerra civile ’43-’45 nell’ottica di una Pacificazione Nazionale”.

Però i tedeschi erano invasori e certamente non erano connazionali. A tale celebrazione liturgica erano presenti anche l’assessore del Comune di Vicenza, Silvio Giovine, anch’esso di Fratelli d’Italia, e una trentina di amministratori locali vicentini.

Donazzan ha dichiarato: “Abbiamo bisogno di ritrovare serenità e di lavorare per il bene della nostra Patria, ciascuno con la propria storia personale e familiare, ciascuno con le proprie differenze politiche, ma uniti su quelle azioni che servono a difendere e ad aiutare l’Italia”.

Ha poi equiparato i partigiani e i nazisti affermando: “Da italiani siamo chiamati una volta per tutte a compiere un autentico salto di qualità culturale, consegnando definitivamente alla storia quei fatti che videro i nostri connazionali sacrificare la propria vita, chi per l’onore d’Italia, chi per la libertà, ma con pari dignità”.

L’eurodeputata Alessandra Moretti, del Pd, ha preso posizione con durezza: “L’assessora Donazzan ci ha regalato un’altra delle sue perle celebrando i soldati di Hitler uccisi dai partigiani. Chiediamo se il presidente della Regione era a conoscenza della cerimonia pubblica e se è d’accordo con la sua assessora”.

I consiglieri regionali del Pd hanno proseguito prendendo le distanze dall’Assessora: “Festeggiare il 25 Aprile rendendo omaggio alle milizie naziste del Corpo di sicurezza trentino (Cst) è uno spettacolo indecente, una squallida provocazione che i veneti non si meritano. Massimo rispetto per i morti, ma non è questo il punto. L’assessore ancora una volta dimentica di rappresentare un’istituzione democratica e che può ricoprire quel ruolo perché il nazifascismo è stato sconfitto. Come può continuare ad occuparsi della formazione e dell’educazione dei nostri giovani? È evidente che esiste un caso-Donazzan e Zaia non può continuare a far finta di niente, altrimenti è complice”.

Elena Donazzan ha replicato che sporgerà querela . “Mi tutelerò in sede legale nei confronti dei giornali che hanno pubblicato questa notizia palesemente falsa, tendenziosa ed infondata e dei consiglieri regionali del Partito Democratico firmatari di una nota stampa in cui mi si accusa di aver ‘festeggiato’ il 25 Aprile ‘rendendo omaggio alle milizie naziste’”.

Related posts

Putin afferma che la Russia non attaccherà la NATO: “L’idea che noi attaccheremo qualche altro paese? Sono solo sciocchezze”

Biden e Netanyahu ai minimi storici dopo il voto Onu a Gaza

CAMPO INCOLTO